Bitcoin, debutto alla borsa di Chicago. Il future Usa supera 18 mila dollari - Affaritaliani.it

Economia

Bitcoin, debutto alla borsa di Chicago. Il future Usa supera 18 mila dollari

La criptovaluta balza oltre 18.000$ al debutto al Chicago Board Options Exchange. Ma è già scattato già l'allarme hacker

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Un debutto da "serie A" nella finanza che conta per il Bitcoin. Ammesso al Chicago Board Options Exchange (Cboe), una delle principali piattaforme mondiali di scambio di derivati con il valore dele contrattazioni che sarà regolato ai prezzi d'asta della piattaforma Gemini, gestita dai gemelli Cameron e Tyler Winkelvoss (i giovani uomini d’affari a cui Mark Zuckerberg ha “rubato” l’idea di Facebook), il future sulla principale delle criptovalute è balzato stanotte oltre i 18.000 dollari. Gli scambi sono iniziati alla mezzanotte (ora italiana) sul listino americano al prezzo di 15.000 dollari. Il traffico sul sito del Cboe nelle prime fasi è stato così intenso da renderlo inaccessibile per 20 minuti dopo l’apertura, anche se il circuito ha continuato a funzionare regolarmente.

Bitcoin ape
 

Intorno alle 4 di questa notte il future sul Bitcoin con scadenza 17 gennaio 2018 aveva già raggiunto quota 17.750 dollari superando i massimi raggiunti sui circuiti alternativi non regolati e superando per alcuni minuti quota i 18.000 dollari. Il debutto del Bitcoin sul Cboe, che si prevede sarà seguito a breve (il 18 dicembre) da quello sul concorrente Chicago Mercantile Exchange, operazione che segnerà probabilmente un altro passo importante nella storia dell’asset e nel suo progressivo avvicinamento al mainstream della finanza, rappresenta la prima opportunità per gli operatori professionali di investire sulla criptomoneta. Anche se molti di loro preferiscono evitarla per la mancanza di regolazione.

Occorre infatti, a detta di molti operatori, ristabilire certe proporzioni che sembrano essere sfuggite di mano di recente, complice un indiscutibile effetto-moda. Gli analisti sono divisi sul successo del Bitcoin, e molte delle grandi banche lo guardano con sospetto se non con preoccupazione. L'ultima è stata Deutsche Bank, che inserisce il possibile crollo della criptovaluta come uno dei fattori di rischio sistemico nel 2018 per i mercati. I timori sono legati a quelli di una bolla che si gonfi a dismisura e destinata a scoppiare minacciando la stabilità del sistema finanziario.

wall street
 

Per questo, alcune delle principali banche di Wall Street hanno scritto nei giorni scorsi alle autorità competenti chiedendo  una maggiore regolamentazione delle criptovalute prima del lancio dei future. Appello finora rimasto inascoltato. Gli altri pericoli legati al Bitcoin, le cui transazioni sono anonime, sono poi l'elevato rischio di manipolazione della divisa digitale e il problema dei furti da parte degli hacker. Solo nell'ultima settimana ben 70 milioni di Bitcoin sono stati rubati da un sito chiamato NiceHash. Ma già nel 2014 quella che era la principale piattaforma di scambio, Mt.Gox, collassò per la perdita di 850 mila Bitcoin, pari allora a 450 milioni di dollari.

Per il momento i numeri stanno dando ragione a chi ha creduto nel nuovo fenomeno finanziario. Il valore al momento del lancio del primo future si attestava attorno ai 15 mila dollari. Ma nell'ultima settimana la moneta digitale, macinando record su record, è riuscita a superare anche la soglia dei 19 mila dollari. Niente male se si pensa che all'inizio del 2017 non andava oltre i mille dollari. Ma la 'Bitcoin-mania' e' letteralmente cresciuta negli ultimi mesi ed esplosa nelle ultime settimane, facendo compiere all'asset un balzo del 1.500% in un anno, raggiungendo un valore di mercato di circa 300 miliardi di dollari: altro che Apple o colossi di Wall Street come Goldman Sachs. Si tratta oramai di un valore superiore al Pil di Paesi come la Nuova Zelanda.