Economia
Bitcoin, rischio bolla. Come i bulbi di tulipano del 600

Ecco che cosa c'è dietro il boom. L'analisi
Italiani, popolo di santi, navigatori ed eroi, esperti di calcio, enologia e cucina. Al lungo praticamente infinito elenco, si potrebbe aggiungere anche una nuovissima categoria: gli esperti di cripto-valute. Parrebbe infatti che, d'un tratto come per magia,siamo diventati un popolo espertissimo pure di Bitcoin.
Cosa sia il Bitcoin è presto detto: è una valuta elettronica creata nel 2009 da un anonimo inventore. A differenza della maggior parte delle valute tradizionali, il Bitcoin non fa uso di un ente centrale: utilizza un database tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni e sfrutta la criptografia per gestirne gli aspetti funzionali.
Semplice vero? Invece non lo è affatto. Il Bitcoin è una cosa complicata (parecchio complicata) che è cresciuta a velocità incredibile. Quanto è cresciuta? Forse sino al punto di trasformarsi in una bolla speculativa paragonabile addirittura a quella dei bulbi di tulipano olandesi del Seicento.
Domanda delle cento ghinee: da cosa si comprende che un prodotto rischia di assumere i contorni di bolla speculativa? Uno degli indizi più interessanti perchè più utili è il grado di accessibilità di quel prodotto. Sino a che rimane confinato nel recinto dei privilegi delle élite, dunque territorio di conquista e di guadagno della grande finanza (ieri) e dei grandi maestri delle tecnologie (oggi), il rischio è minimo, pressoché nullo.
Ma quando a questo prodotto viene regalata la "democrazia di contrattazione" e quindi assume un grado di accessibilità che lo fa diventare fenomeno di massa, il rischio aumenta sino al punto di far accendere le spie dell'emergenza.
La finanza come la scienza non è mai stata "democratica". Come non si decide per alzata di mano quale sia la velocità della luce, così accade con i prodotti finanziari: l'accessibilità e la popolarizzazione implicano inevitabilmente il rischio che il sogno di trasformi nel peggiore degli incubi. Amici risparmiatori, perdonate il realismo dell'esperienza: le élite finanziarie (oggi anche élite tecnologiche) non regalano mai nulla, non esistono pasti gratis, le élite al massimo regalano le briciole per accontentare anche il popolo degli nvestitori e dei piccoli risparmiatori, passando il cerino solo quando è ormai stato in larga misura consumato.
Accadrà anche con I Bitcoin? Non ho la sfera di cristallo, ma il fatto che da moneta sconosciuta "trafficata" solo da nerd geniali quanto autistici sparsi ai quattro angoli del mondo sia diventata una star da prima pagina dei giornali finanziari, la dice lunga. Cosa che mi fa tornare in mente un famoso titolo di "Business Week" che nel 1979 postulò la morte delle azioni. Previsione puntualmente smentita dall'euforia che colse Walll Street negli anni '80, febbrile al punto che Oliver Stone ci fece un film. Insomma amici, in tema di investimenti e risparmio, cuore caldo e mente fredda: l'importante è capire.