Effetto Covid su Piazza Affari. Nel primo semestre del 2020, infatti, la capitalizzazione della società quotate in Borsa è in flessione del 16,4% e il rapporto fra capitalizzazione e Pil risulta al 33,5% (rispetto al 33,1% a fine 2019). E' uno dei dati che emerge dall'ultimo Bollettino statistico della Consob che riporta i dati sulle società quotate e l'intermediazione finanziaria nei primi sei mesi dell'anno, "in cui si evidenziano i primi segnali della crisi economica conseguente alla pandemia".
In crescita, invece, il volume degli scambi di azioni (+23,5%) e dei derivati azionari (+8,8%), rispetto al primo semestre 2019. Sfogliando il dossier, emerge anche il calo complessivo dell'utile netto delle società quotate: le assicurazioni registrano utili per 1,7 miliardi di euro, le società non finanziarie quotate all'Mta registrano perdite nette per circa 5,6 miliardi di euro e un corrispondente aumento del ricorso all'indebitamento per circa 6,1 miliardi, mentre le banche riportano una redditività complessiva negativa di 9 milioni di euro. Le società industriali quotate all'Aim registrano perdite per 9,6 milioni di euro.
Una maggiore preferenza degli investitori, spiega la Consob, si è registrata per le attività liquide, mentre c'è una riduzione del controvalore degli strumenti finanziari detenuti presso intermediari italiani per servizi di investimento e di gestione del risparmio (-2,3%).
Nel portafoglio azionario della clientela professionale cresce il peso dei titoli esteri a scapito di quelli italiani con la clientela retail che "si rifugia nei titoli di Stato". La Consob evidenzia anche una riduzione del 14,2% delle emissioni di obbligazioni di banche italiane (rispetto allo stesso periodo del 2019), dovuta alle offerte pubbliche sul mercato domestico (-36,1%). Le offerte private a investitori istituzionali sono invece cresciute (+29,5%).
In crescita la raccolta lorda di strumenti finanziari pari a circa 209 miliardi di euro (+17,9%), mentre la raccolta di prodotti assicurativi a prevalente contenuto finanziario fatta da intermediari italiani è stata di circa 14,7 miliardi di euro (-33,4%).
Si registra un aumento complessivo dei volumi di attività relativi alla prestazione di servizi di investimento esecutivi (esecuzione ordini +31,3%, ricezione e trasmissione di ordini +29,3%, negoziazione in conto proprio +45,7%). In calo, infine, il patrimonio gestito da intermediari italiani (-1,9%) e il patrimonio degli oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio) esteri collocati in Italia (-1,1%).
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