Borse, Europa incerta dopo la Fed. Yen ai minimi da 24 anni
Piazza Affari torna sulla parità dopo un'apertura in rosso a -1,46%. Limano i cali anche le altre piazza europee
Borse, l'Europa lima i cali sulla scia dei timori lanciati dalla Fed. Hong Kong chiude ai minimi
Il terzo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, alle prese con un'inflazione galoppante da calmierare, agita i listini europei. Dopo un'apertura in profondo rosso, a metà mattina i timori di strette sempre più aggressiva da parte della Banca centrale americana, sembrano smorzarsi: i listini azionari limano generalmente i cali dell'avvio, con ribassi che vanno dallo 0,6% di Parigi allo 0,1% di Madrid.
Piazza Affari invece si muove attorno alla parità con escursioni in terreno positivo, sostenuta soprattutto dalla banche: Unicredit sale del 6% a 11,3 euro dopo l'annuncio di migliormento delle stime 2023, con Fineco e Banco Bpm in crescita di oltre tre punti percentuali.
Intanto il tasso del Btp a 10 anni si allenta e si riporta su quota 4%, con l'euro che prova a migliorare ma sempre ampiamente sotto la parità contro il dollaro e il gas che si riporta sui livelli della chiusura di ieri attorno a quota 190 euro al Megawattora. In Borsa a Milano sempre deboli Diasorin, Moncler e Stm, che cedono oltre due punti percentuali.
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Nel frattempo, il rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve e il timore che la stretta monetaria prosegua, affonda tutti i mercati azionari asiatici e dell'area del Pacifico, con Hong Kong penalizzata dalla scelta obbligatoria di aumento dei tassi sul dollaro locale legato a quello statunitense. Le Borse asiatiche chiudono in calo: ad Hong Kong l'indice Hang Seng scende dell'1,61% a 18.147,95 punti. In Cina lo Shanghai Composite Index cala dello 0,27%, a 3.108,91 punti, mentre quello di Shenzhen perde lo 0,62%, scivolando a quota 1.991,85. Il Kospi segna -0,63% a 2.332,31 punti e il Nikkei della Borsa di Tokyo -0,58% a 27.153,83
Bce, Schnabel: "Gli aiuti a pioggia ci farebbero alzare i tassi di più"
Nel frattempo, Isabel Schnabel, componente del Comitato esecutivo della Bce in una intervista con la testata "t-online" lancia un monito di allarme: le misure di sostegno pioggia da parte dei governi in questa fase con le politiche di bilancio "possono stimolare la domanda e spingere a rialzo l'inflazione". E alla Bce "potrebbe toccarci di far salire i tassi di interesse anche di più".
No comment invece a una domanda sulle elezioni in Italia, mentre Schnabel afferma come sia "molto importante" portare avanti i programmi avviati per sostenere la crescita tramite Next Generation Eu (quindi quelli del Pnrr). Quando ai tassi di interesse "mi aspetto che il prossimo Consiglio direttivo continueremo ad alzarli. Non posso (non saprei) dire quanto sarà ampio questo rialzo o a che livello smetteremo di alzare i tassi. Decidiamo volta per volta sulla base di una valutazione dell'economia e dei dati sull'inflazione", ha ribadito.
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