Economia
Buzzi, Intesa-Sanpaolo e Stellantis: far soldi con i titoli Draghi-friendly

Le azioni che "traggono vantaggio dallo spread in calo, dall`implementazione degli investimenti legati al Recovery e/o dalla riduzione dello sconto Italia"
"In Draghi We Trust”, capitali sull’Italia grazie alla credibilità di Supermario. Mentre l’accettazione con riserva dell’incarico viene salutato con euforia dagli investitori internazionali (Piazza Affari decolla con un +2,48% a 22.614 punti e lo spread sul decennale Btp-Bund è in calo a 105 punti base, in calo di 8 punti dalla chiusura di ieri sera), le banche d’affari sfornano i propri report consigliando ai propri clienti come aggiustare i portafogli per prendere profitto dal nuovo scenario politico italiano.
Per gli analisti finanziari di Equita Sim, le blue chips Draghi-friendly e cioè che possono subire un effetto di spinta dal cambio a Palazzo Chigi (tutto ancora da verificare alle Camere però viste le prese di posizione del fondatore del M5S Beppe Grillo) sono Buzzi Unicem, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Mediolanum, Stellantis.
"Lo sviluppo della crisi porta verso un Governo istituzionale che pensiamo possa trovare supporto trasversale in Parlamento", spiega Equita Sim. "Il nuovo Governo dovrebbe innanzitutto operare per un efficace e tempestivo utilizzo dei fondi del Recovery Fund e impostare alcune riforme strutturali per accelerare la traiettoria di crescita dell`economia. La credibilità di Draghi a livello internazionale potrebbe spostare flussi di capitale sull`Italia, quindi in una prima fase suggeriamo di puntare su titoli liquidi (quindi ci siamo concentrati sull`indice Ftse Mib) che traggono vantaggio dalla riduzione dello spread, dall`implementazione degli investimenti legati al Recovery Fund e/o dalla riduzione dello sconto Italia”.
Per Banca Akros invece i titoli "vincenti" con Draghi a Chigi sono Atlantia e Telecom, che potrebbero sbloccare i dossier Autostrade per l'Italia e rete unica, le banche (Intesa Sanpaolo, Mediobanca in primis) che beneficerebbero di una maggiore liquidita' in arrivo sul settore italiano e i big del risparmio gestito (Anima, Azimut, Banca Mediolanum ma anche Poste Italiane). Tra gli altri, Leonardo grazie alla riduzione dello spread e alla maggiore stabilità dell'esecutivo, WeBuild, Cattolica, Mediaset e Inwit. Eventuali riforme del mercato del lavoro potrebbero inoltre favorire Openjob Metis.
"In Draghi We Trust", sintetizza invece Citigroup nel titolo di un report in cui gli esperti esaminano le ultime evoluzioni della politica italiana. "Un nuovo Governo con Draghi come presidente del Consiglio secondo noi è positivo per le banche italiane e il mercato in quanto sarà Europe friendly, basato su una maggioranza più stabile e probabilmente includerà esperti nei ruoli chiave per guidare la strategia dell'Italia in tempo di crisi", commentano gli analisti. Il caso base individuato da Citi è che Draghi ottenga la fiducia e si focalizzi sulla situazione sanitaria e sulla gestione dell'impatto economico della pandemia, preparando una strategia strutturata per gli investimenti del Recovery Plan.
"Probabilmente Mario Draghi otterrà un ampio sostegno" politico, sottolinea invece Kepler Cheuvreux, che evidenzia come un nuovo Governo istituzionale "durerebbe almeno fino a metà 2022, quando sarà completato il processo di elezione di un nuovo presidente" della Repubblica.
Draghi, mette in luce Kepler Cheuvreux, è "molto rispettato a livello europeo" e "un nuovo Governo" sotto la sua guida "probabilmente sarà formato da ministri di elevata qualita'". Lo scenario di elezioni anticipate non dovrebbe dunque concretizzarsi, come anticipato dal consenso, ma "il coinvolgimento di Mario Draghi mostra il contesto politico molto instabile nel Paese", conclude Kepler Cheuvreux.