Economia
Cattolica all'Ivass:ok a ricapitalizzare.Minali chiede 9,6 milioni.Ko in borsa

La lettera dell'authority sul Solvency della compagnia veronese: servono 500 milioni. A Piazza Affari gli investitori vendono il titolo
Cattolica crolla a Piazza Affari (chiusura a -16,9% a 3,43 euro) a valle della lettera inviata da Ivass in cui l'Autorita' di Vigilanza chiede di lanciare un aumento di capitale da 500 milioni entro l'autunno per rafforzare il gruppo. Il titolo ora e' il peggiore della Borsa e cede il 14% a 3,55 euro sui minimi storici. Questa mattina, prima dell'apertura dei mercati, una nota della compagnia veronese ha sottolineato che ieri il cda ha preso atto della missiva di Ivass e 'ha dato mandato al management di preparare un piano nei tempi richiesti, al fine di rafforzare la solvibilita' del gruppo'.
L'Autorita', sottolinea Cattolica, evidenziava la 'situazione di solvibilita' indebolita del gruppo, della capogruppo e di talune controllate a seguito del deterioramento dei mercati finanziari conseguente alla diffusione della pandemia da Covid-19', rilevava la necessita' di un aumento di capitale di 500milioni da effettuarsi entro l'inizio dell'autunno (utilizzando la delega richiesta all'assemblea del 26-27 giugno) e richiedeva 'entro fine luglio la presentazione all'istituto di un piano a livello di gruppo che descriva le azioni intraprese' con riferimento anche alle controllate Bcc Vita e Vera Vita, che hanno visto il Solvency Ratio scendere sotto il minimo regolamentare.
Al proposito Equita non esclude che un aumento di capitale da 500 milioni 'possa portare a delle riflessioni sulla governance della societa''. 'Avevamo di recente incorporato un nuovo scenario base per Cattolica che prevedeva l'emissione di uno strumento subordinato Tier 1 per 100 milioni e 250 milioni di aumento di capitale per rafforzare la posizione patrimoniale.
Incorporando un aumento di capitale da 500 milioni, questo porta ad un'ulteriore diluzione dell'utile per azione 2020-22 del -22% in media', aggiunge il broker, puntualizzando che cio' ipotizza un aumento di capitale a sconto del 10% sui prezzi attuali. In questo scenario, - aggiunge Equita - la Solvency arriverebbe in area 170% partendo dal 122%: dopo aver incorporato l'aumento di capitale da 500 milioni, tagliamo il target price del 25% a 3,7 euro. La Solvency Ratio di Cattolica all'ultimo monitoraggio (22 maggio), era pari al 122% (147% al 31 marzo), mentre quella della capogruppo era al 130%.
Il board di Cattolica ha anche fatto sapre che l'ex amministratore delegato Alberto Minali "ha rassegnato le dimissioni da consigliere di amministrazione della societa' e immediatamente dopo, tramite i suoi legali, ha notificato un atto di citazione nei confronti della societa' per ottenere il riconoscimento di sue pretese economiche a seguito della revoca, sull'asserita mancanza di una giusta causa".
Lo scorso 31 ottobre a Minali erano state ritirate tutte le deleghe da amministratore delegato. In tutto il manager chiede 9,6 milioni di euro circa: "tali pretese comunque da ritenersi infondate e che saranno oggetto di adeguata risposta in sede difensiva" - risponde Cattolica - "mai formulate sino ad ora, non incidono sulla legittimita' della deliberazione di revoca delle deleghe operative del 31 ottobre 2019, che non e' stata oggetto di impugnazione, come pure mai sono state impugnate dal dottor Minali altre delibere consiliari riguardanti la questione".
