Confindustria, l'ultima assemblea di Squinzi. UniLazio in manovra con Assolombarda
Andrea Deugeni
@andreadeugeni
L'ultima assemblea pubblica di Confindustria da presidente per Giorgio Squinzi. Mr Mapei si congederà infatti domani dal mondo confindustriale, sindacale e governativo dal palcoscenico dell'Expo, dove il numero uno degli imprenditori ha deciso di tenere l'annuale assise pubblica di Viale dell'Astronomia che tradizionalmente si svolge invece a Roma, al Parco auditorium della Musica. Le nuove regole della contrattazione collettiva nel senso di un maggiore peso a quella decentrata e la resa strutturale della decontribuzione per i neoassunti a tempo indeterminato saranno le richieste che Squinzi farà ai sindacati e al governo Renzi. Esecutivo che in platea sarà rappresentato dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, da quello del Lavoro Giuliano Poletti e da quello dell'Ambiente Gianluca Galletti (mentre Renzi sarà a Melfi da Marchionne, scelta letta da molti come l'ennesimo sgarbo all'associazione dell'Aquilotto).
Al di là delle richieste programmatiche di rito, l'attenzione degli osservatori sarà tutta per le manovre partite con un certo anticipo in Confindustria per trovare un degno successore a Squinzi. Fra queste, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, dopo la batosta subita nell'assemblea privata di inizio mese che ha scelto i membri elettivi del Consiglio generale, c'è da segnalare l'incontro molto riservato che ha avuto Maurizio Stirpe, il presidente di UniLazio, con il numero uno di Assolombarda Gianfelice Rocca.
Il motivo? La volontà del deus ex machina di UniLazio di cementare il legame fra le due nobili territoriali del sistema confindustriale per non rimanere isolato (può contare solo su 7 voti nel Consiglio generale) e fuori dal giro della presidenza e delle vicepresidenze che guideranno Viale dell'Astronomia dopo Squinzi. Giochi che entreranno nel vivo a settembre.
Stirpe ha deciso di recuperare il legame con Assolombarda dopo che Rocca invece ha deciso di smantellare la santa alleanza (uscita pesantemente sconfitta dall'ultima tornata elettorale) con altre blasonate associazioni appartenenti all'aristocrazia confindustriale come Bergamo e Varese. Territoriali al momento rimaste isolate.