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Economia
Coronavirus, per Sorgenia la ripresa passa dal digitale e dalla sostenibilità

Sorgenia, la ripresa passa dal digitale e dalla sostenibilità.

La "fase 2" dell'emergenza Coronavirus, che sta lentamente riaccendendo il motore dell’economia del Paese, ha imposto alle imprese un imperativo categorico: la tutela della salute e della sicurezza delle persone. Tra smart working, postazioni di lavoro prenotabili e centrali completamente automatizzate, la digital energy company Sorgenia si prepara a ripartire (pur non essendosi mai fermata) e la sua "anima" digitale e sostenibile, oltre a mitigare l'impatto della pandemia sul business, sta facendo da driver per la ripresa.

Affaritaliani.it ne ha discusso con Alberto Bigi, Chief Innovation & Development di Sorgenia.

La "fase 2" è iniziata da circa due settimane. Come sta procedendo per Sorgenia?

Nella sede di Milano abbiamo avviato una parziale riapertura degli uffici, adottando un approccio orientato alle persone; la nostra parola d'ordine è sicurezza. Continuiamo a favorire il lavoro agile, introdotto per la prima volta un anno e mezzo fa e adottato in maniera estensiva all'inizio della fase uno; nel contempo abbiamo reso disponibili circa 70 postazioni in ufficio, prenotabili attraverso una app, per dare la possibilità a chi lo desidera di lavorare in sede. L’azienda non ha imposto nulla, se non la rigida osservanza delle norme igienico-sanitarie previste dal protocollo e monitorate dal nostro Comitato di Crisi. Anche all'interno delle nostre centrali, rimaste sempre operative, sono state adottate misure di sicurezza stringenti per scongiurare il rischio di contagio.

Come si evolverà il vostro assetto organizzativo in termini di struttura e processi?

Lo scoppio della pandemia di Coronavirus è stato un evento drammatico che porterà con sé molte ripercussioni ma vorremmo non perdere ciò che di positivo abbiamo imparato durante l'emergenza. Il nostro modo di lavorare cambierà radicalmente e sfrutteremo al meglio l'esperienza del lavoro agile, che intendiamo mantenere anche in futuro. Lo smart working ha dato ottimi risultati, imputabili anche a un percorso fondato sulla centralità dell'individuo che abbiamo avviato tempo fa e che punta sull'autonomia e sulla responsabilizzazione dei dipendenti.

Che impatto prevedete sul giro d'affari di Sorgenia per l'anno in corso?

Sorgenia è la prima digital energy company italiana, un operatore attivo nel mercato energetico che da sempre sposa un approccio basato su digitale e sostenibilità. Non abbiamo rilevato un rallentamento nella crescita della nostra base clienti e il nostro sistema produttivo, essendo digitalizzato e automatizzato, ci ha consentito di gestire gli asset in continuità. complessivamente direi che il nostro business sta andando bene e prevediamo nuove opportunità di trasformazione. Gli acquisti online e l'utilizzo dei device tecnologici, per esempio, sono cresciuti esponenzialmente e questo per noi è uno stimolo a costruire sempre più servizi sulla nostra piattaforma digitale. È chiaro, però, abbiamo tutti vissuto un’esperienza inimmaginabile e drammatica che lascerà sicuramente un segno importante sull’economia e nel vissuto delle persone.

Avete messo in campo delle iniziative per sostenere i vostri clienti?

Se da un lato l'emergenza ha accelerato e reso più che mai indispensabile il digitale, dall’altra ha enfatizzato l’importanza di valori su cui Sorgenia ha fondato la propria mission: penso all’inclusione e alla sostenibilità ambientale e sociale. Tra le iniziative cui abbiamo dato vita durante il lockdown vorrei citare SpesaSospesa.org, un progetto di solidarietà circolare per condividere energie e risorse con chi ne ha più bisogno, sia cittadini in difficoltà che aziende del settore agro-alimentare che hanno risentito fortemente della situazione. L’iniziativa coinvolge cittadini, Comuni, enti no-profit del territorio e imprese alimentari. I cittadini possono contribuire a SpesaSospesa.org con donazioni libere in denaro attraverso la piattaforma di raccolta fondi CharityStars, mentre lee imprese alimentari e i produttori locali possono sia donare i prodotti in eccedenza o in scadenza, sia vendere i propri prodotti a prezzi scontati. Noi abbiamo coinvolto dipendenti e clienti: per ogni contributo dato dalla nostra community al progetto, Sorgenia versa l’equivalente dell’ultima bolletta elettrica.

Un altro progetto a cui teniamo molto si chiama “Resta vicino a chi ami”: abbiamo donato a centinaia di anziani Nonny, un innovativo e semplice dispositivo di videocomunicazione per tenersi in contatto con i propri cari, nonostante l’isolamento dovuto all’emergenza sanitaria. Una parte della donazione è stata destinata a case di cura e ad alcuni comuni particolarmente colpiti dall’epidemia. Una dimostrazione di tecnologia al servizio delle persone, soprattutto di quelle più deboli.

A suo avviso, la pandemia rallenterà il processo di transizione energetica?

Alcuni segnali potrebbero apparentemente far pensare di sì: oggi la priorità è la lotta al virus. Tuttavia, la pandemia ci sta portando a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente: stiamo utilizzando una serie di strumenti sostenibili che ci faranno compiere un passo avanti nel processo di transizione. Lo smart working, con la digitalizzazione e il ridimensionamento della mobilità che comporta sono, infatti, approcci fondamentali per ridurre l’impatto ambientale. Penso, dunque, che la pandemia non stia rallentando il processo di transizione ma che lo stia favorendo.

Quali conseguenze prevede a livello socio-economico in futuro, in Italia e nel resto del mondo?

Il prossimo futuro sarà complicato e si assisterà a un inevitabile impoverimento di intere fasce della popolazione. Ci dovrà essere forte solidarietà, non solo tra le persone e le aziende, ma anche tra le Nazioni. Si apriranno al contempo nuove opportunità: la digitalizzazione aumenterà la produttività e, se ben indirizzata, potrebbe contribuire a un aumento della ricchezza nel lungo periodo. Oggi sembra un'impresa irrealizzabile ma, se gestita considerando i rischi sociali, la ripresa porterà a un aumento della produttività e ad un’evoluzione delle professionalità del futuro, che saranno sempre più orientate al digitale e alla tecnologia. Credo anche che aumenteranno i servizi dedicati alle persone.

Come vede il futuro di Sorgenia?

Sono ottimista. La fase che stiamo attraversando attualmente non fa che rafforzare i valori in cui abbiamo sempre creduto, dando un impulso a metterli in pratica ancora più velocemente ed efficacemente. Abbiamo imboccato la strada giusta, dobbiamo andare avanti senza rallentare. 

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