Economia
Dazi, Ue pronta all’intesa ma tiene aperte tutte le opzioni. Von der Leyen su Gaza: "Situazione umanitaria abominevole"
LA presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue

Ursula Von Der Leyen
Ue pronta all’intesa sui dazi, ma ogni opzione resta sul tavolo. Von der Leyen: “Situazione umanitaria abominevole a Gaza”
Conclusioni a 26 sull'Ucraina, per l'opposizione dell'Ungheria di Viktor Orban, secondo il quale l'adesione di Kiev all'Ue "ci trascinerebbe in guerra". Sull'accordo di associazione Ue-Israele e la sua eventuale sospensione per la violazione dell'articolo 2, gli Stati membri restano divisi e continueranno a discutere: appuntamento rimandato al prossimo Consiglio Affari Esteri. Il nodo di come finanziare l'aumento delle spese per la difesa che si prospetta di qui al 2035 resta insoluto, mentre nei negoziati commerciali con gli Usa la trattativa potrebbe entrare finalmente nel vivo, con l'arrivo dell'attesa controproposta dagli Usa, che la Commissione "sta esaminando in questo momento", come ha detto Ursula von der Leyen.
"Non possiamo perdere di vista la situazione umanitaria a Gaza, che rimane abominevole e insostenibile. Gli aiuti umanitari devono raggiungere Gaza immediatamente, senza ostacoli, rapidamente e in quantità adeguata. Continueremo a chiedere un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio degli ostaggi, affinché si giunga a una cessazione definitiva delle ostilità". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen al termine del vertice Ue, come riporta l'Ansa.
"Oggi abbiamo ricevuto l'ultimo documento statunitense per ulteriori negoziati. Lo stiamo valutando proprio ora. Quindi il nostro messaggio oggi è chiaro: siamo pronti per un accordo. Allo stesso tempo, ci stiamo preparando all’eventualità che non si raggiunga un accordo soddisfacente, per questo abbiamo lanciato una consultazione su una lista di riequilibrio e difenderemo gli interessi europei secondo necessità. In breve, tutte le opzioni restano sul tavolo". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.