Eurozona in recessione nel '23. Battuta d'arresto per il Pil Italiano: +0,3% - Affaritaliani.it

Economia

Eurozona in recessione nel '23. Battuta d'arresto per il Pil Italiano: +0,3%

Il Pil italiano nel 2022 cresce più delle stime: +3,2%. Ma per la Commissione Ue il 2023 sarà più grigio: dimezzate le previsioni del governo Meloni

“Le revisioni riflettono principalmente prezzi all'ingrosso del gas e dell'elettricità significativamente più elevati, che esercitano una pressione sui prezzi al dettaglio dell’energia nonché sulla maggior parte dei beni e servizi nel paniere dei consumi”, ha osservato la Commissione. Nonostante il contesto difficile, regge il mercato del lavoro grazie alla forte espansione economica che ha portato altri due milioni netti di posti di lavoro nella prima metà del 2022, con il numero di occupati nell'Ue a un massimo storico di 213,4 milioni. Il tasso di disoccupazione è rimasto al minimo storico del 6% a settembre. La crescita dell'occupazione nell'Ue è prevista all'1,8% nel 2022, prima di fermarsi nel 2023 e salire moderatamente fino allo 0,4% nel 2024. I tassi di disoccupazione nell’Ue sono previsti al 6,2% nel 2022, al 6,5% nel 2023 e al 6,4% nel 2024.     

La forte crescita nei primi tre trimestri dell'anno e l'eliminazione graduale del sostegno legato alla pandemia hanno determinato un'ulteriore riduzione dei deficit nel 2022, nonostante le nuove misure adottate per mitigare l'impatto dell'aumento dei prezzi dell'energia su famiglie e imprese. Dopo essere sceso al 4,6% del Pil nel 2021 (5,1% nell’Eurozona), si prevede che il disavanzo nell’Ue scenderà ulteriormente al 3,4% del Pil quest'anno (3,5% nell’Eurozona).

Nel 2023, tuttavia, il deficit dovrebbe nuovamente aumentare (al 3,6% nell’Ue e 3,7% nell'Eurozona) a causa dell'indebolimento dell'attività economica e dell'aumento della spesa. Nell’orizzonte di previsione si prevede un'ulteriore riduzione del rapporto debito/Pil nell'Ue, dall'89,4% nel 2021 all'84,1% nel 2024. La minaccia maggiore per l’economia Ue posta dalla guerra in Ucraina deriva dagli sviluppi negativi del mercato del gas e dal rischio di carenze di approvvigionamento, soprattutto nell'inverno 2023-24. Inoltre, l'Ue rimane direttamente e indirettamente esposta a ulteriori shock su altri mercati delle materie prime che si riverberano a causa delle tensioni geopolitiche. 

Commissione Ue, Gentiloni esclude una revisione dei tempi del Pnrr