Exor, a Elkann 54 milioni in 3 anni: ma il target da raggiungere non è facile
Il nuovo piano garantirebbe all'amministratore delegato, nel caso riuscisse a rispettare gli obiettivi, di mettersi in tasca circa 18 mln l'anno
Exor, Elkann sorride: dal piano di remunerazione 18 mln l'anno. Ma il target da raggiungere è tutt'altro che facile
Durante l’ultima assemblea di Exor, sul volto di John Elkann si è dipinto un sorriso. La holding finanziaria, a un passo dall’addio a Piazza Affari per la Borsa olandese, ha approvato il piano di remunerazione del suo numero uno, aumentando del 50% la futura dote di azioni gratuite dell’amministratore delegato. Si parla di cifre che vanno da un minimo di 18 milioni di euro a un massimo di 54 milioni da incassare in tre anni.
Il piano, infatti, passa da un valore annuo di 4 milioni di euro a ben 6 milioni nel prossimo triennio. Così, l’erede dell’Avvocato, si assicura un piatto di azioni a costo zero piuttosto ricco. Ma il pasto non è gratis: per ottenere le stock grant di Exor, il titolo dovrà assicurare un Total shareholders return, cioè un rendimento tra apprezzamento e dividendi dell’8% annuo composto. Non solo. Il valore netto degli asset dovrà salire in linea con la performance dell’indice Msci World nel triennio.
Solo a queste condizioni, dunque, si potrà realizzare il sogno di John Elkann. Ma attenzione, questo è “solo” il target più vicino. Infatti, se Exor, tra prezzo, Borsa e dividendi darà un ritorno annuo sopra il 20% nell’arco del piano e il Nav della holding salirà di oltre il 10% rispetto all’indice Msci world ecco che il tesoretto in azioni gratuite si moltiplicherà per tre, salendo da 6 a 18 milioni l’anno.
Una performance molto impegnativa, insomma. Ma non così lontana dalle prestazioni passate della finanziaria. Il Nav, cioè il valore al netto del debito degli asset posseduti da Exor è cresciuto nel tempo a tassi ben più elevati del target del nuovo piano di remunerazione del rampollo di casa Agnelli. Dal lontano 2009, ha sempre sfondato il muro dell’andamento dell’indice delle azioni globali. Il rialzo cumulato da allora è addirittura di oltre il 900% contro un +375% dell’Msci World. Solo nel 2011 e nel 2018 il Nav è sceso in negativo, mentre ci sono stati anni in cui la crescita del valore netto della holding di casa Elkann è stata anche di oltre il 40%.
Commenti