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Economia
Fed, inflazione Usa, petrolio e... Mercati possibilisti sulla ripresa

L’atteggiamento accomodante della Federal Reserve, l’inflazione americana in lieve rialzo e il rimbalzo del petrolio sono alcuni degli ingredienti affinché i mercati possano, nella seconda metà dell’anno, prefigurare uno scenario di ripresa ciclica, sottolineano gli esperti di Euromobiliare Sgr

L’andamento registrato dalle diverse asset class la scorsa settimana conferma quanto delineato già nella prima settimana di luglio. Infatti, in corrispondenza della pubblicazione dei dati sul lavoro statunitensi, che hanno rivelato la creazione di 224mila nuovi posti di lavoro con una buona intonazione della crescita delle retribuzioni, i rendimenti dell’obbligazionario hanno intrapreso la strada del rialzo, soprattutto nell’ambito dei governativi ’core’.

PRESE DI PROFITTO NELL’AZIONARIO

Un contesto nel quale è affiorata qualche presa di profitto sull’azionario – con gli indici Eurostoxx e MSCI emerging markets in contrazione di circa un punto percentuale mentre Wall Street ha siglato nuovi record storici – e una sostanziale stabilità negli spread delle obbligazioni societarie mentre i prezzi dei titoli di stato – che si sono mossi in direzione opposta ai rendimenti – hanno accusato alcune perdite.

IRRIPIDIMENTO DELLA CURVA DEI TASSI USA

“A determinare lo scenario di fondo, la combinazione di un’inflazione core americana in lieve accelerazione, il rimbalzo dei prezzi delle materie prime con il petrolio ritornato al di sopra dei 60 dollari al barile, e l’inclinazione decisamente accomodante del governatore della Federal Reserve Powell confermata nella sua audizione al Congresso” spiegano gli esperti di Euromobiliare Sgr secondo i quali, visto il conseguente irripidimento della curva dei rendimenti americana, si può ora affermare che “il principale barometro della congiuntura globale sembra volgere al bello”.

ALLENTAMENTO DELLE CONDIZIONI FINANZIARE SU SCALA GLOBALE

La sensazione, infatti, è che il cambio di rotta delle principali banche centrali, che da inizio anno sta determinando un ingente allentamento delle condizioni finanziarie su scala globale, possa riuscire ad invertire il trend della congiuntura economica riportandola sul sentiero della crescita sebbene si tratti, almeno per il momento, soltanto di semplici indicazioni.

FOCUS SUL MOMENTUM ECONOMICO

“Resta il fatto” sottolineano i professionisti di Euromobiliare Sgr “che gli investitori farebbero bene a seguire con attenzione l’evoluzione del momentum economico perché, nel caso in cui l’attuale dinamica fosse confermata, si renderebbe necessario dirottare le strategie di investimento dalla caccia al rendimento a un’impostazione più pro-ciclica”.

NUOVI DATI SUGLI INDICI PMI USA E DELLA ZONA EURO

Alla luce di queste nuove aspettative, cresce l’attesa per i prossimi dati preliminari di luglio degli indici PMI di area euro e USA in calendario il 24 luglio: due preziosi indicatori dello stato di salute delle due aree economiche. “Ci si aspetta, da un lato, una sostanziale tenuta del comparto dei servizi e, dall’altro, una stabilizzazione del comparto manifatturiero. Tuttavia non si può escludere che le implicazioni derivanti dall’effetto delle tariffe sugli scambi internazionali possano causare ancora una certa debolezza nel manifatturiero” sostengono gli esperti di Euromobiliare Sgr.

LA RIUNIONE DELLA BCE DEL 25 LUGLIO

Il giorno successivo, giovedì 25 luglio, sarà invece in calendario la riunione della Bce dalla quale potrebbe prendere forma un piano concreto di azione dell’istituto centrale della zona euro. “Già nella riunione di giugno era emersa una convergenza di vedute tra i membri del board per intervenire con stimoli a sostegno di un’economia in deciso rallentamento, alla luce anche del brusco calo delle aspettative di inflazione nel primo semestre di quest’anno” puntualizzano i professionisti di Euromobiliare Sgr ricordando come lo stesso Mario Draghi, nel suo discorso a Sintra in Portogallo, abbia tenuto a ribadire l’urgenza nell’implementazione di nuove misure di stimolo che spaziano da un taglio dei tassi ufficiali alla riapertura del programma di acquisti di titoli sul mercato.

fonte www.financialounge.com

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