Germania, allarme Pil: il blocco dei chip può portare alla terza recessione. Alta tensione con la Cina - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 12:17

Germania, allarme Pil: il blocco dei chip può portare alla terza recessione. Alta tensione con la Cina

La paralisi dei semiconduttori mette nei guai Merz

di Marco Santoni

Germania verso la terza recessione consecutiva. Rapporti tesi con la Cina per i chip

La Germania rischia di dover fare i conti con la terza recessione consecutiva. I numeri del governo Merz per quanto riguarda la produzione industriale e anche il reparto auto stanno migliorando, ma a determinare la nuova retromarcia questa volta potrebbero essere i chip. La paralisi dei semiconduttori potrebbe rivelarsi decisiva ma in negativo. Al momento le stime del governo e dei principali istituti economici - riporta La Repubblica - prevedono per quest’anno un Pil stagnante (lo 0,2%). Ma se l’attuale crisi delle forniture dei microchip dalla Cina dovesse prolungarsi e causare ad esempio il blocco parziale o totale delle fabbriche automobilistiche, la prima economia europea rischia di finire ancora in recessione.

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Il governo tedesco sta cercando una soluzione a Bruxelles. E non solo per trovare il modo di sbloccare le forniture dei semiconduttori. Da mesi cresce la preoccupazione per le restrizioni sempre più pesanti inflitte da Pechino all’export delle terre rare. La scorsa settimana l’Handelsblatt aveva riferito di pressioni congiunte del cancelliere Merz e del presidente francese Emmanuel Macron sulla Commissione europea per attivare lo strumento anti-coercizione contro la Cina, per rispondere insomma con dazi pesanti e altre misure restrittive. Ma la crisi è anche diplomatica. Venerdì scorso il ministro degli Esteri Johann Wadephul ha cancellato una visita ufficiale in Cina perché era riuscito a ottenere soltanto la conferma a un incontro con il suo omologo Wang Yi. Ma il suo viaggio doveva servire a ottenere molto di più. L'obiettivo era quello di preparare il terreno alla visita ufficiale del cancelliere Merz. Tutto rimandato.

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