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Economia
Borsa, Leonardo e Fincantieri volano: Berlino investe il 2% del Pil in Difesa

Guerra in Ucraina, l'ex Finmeccanica entra in asta di volatilità, Fincantieri oltre il 15% 

L'Occidente aumenta la spesa militare ed e' rally in Borsa per i titoli del comparto. In particolare, a piazza Affari Leonardo balza del 15,11% mentre Fincantieri segna un 20,82% a fine giornata. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato che la Germania incrementera' significativamente la spesa militare, superando il 2% del Pil, in relazione agli attuali sviluppi geopolitici, con particolare riferimento alla situazione in Ucraina. Si tratta di una decisione che, secondo vari osservatori, potrebbe essere seguita da altri Paesi occidentali.

Come sottolinea Equita Sim, "la Germania destinera' circa 100 mld euro nel 2022 per investimenti militari dai circa 50 mld spesi nel 2021. Leonardo ha una modesta esposizione diretta alla Germania principalmente attraverso la partecipazione del 25% nella tedesca Hendsoldt (societa' che produce sensori per applicazioni in difesa e sicurezza, con un portafoglio in espansione nella cyber security, gestione dati e robotica) acquisita lo scorso anno.

Dopo il rimbalzo del 21% dell`ultima settimana, ai prezzi attuali la partecipazione rappresenta il 10% della market cap, (pari a meno di 400 mln rispetto ai 600 mln dell`entry price)". "Per Fincantieri, il business militare pesa complessivamente circa il 25% del fatturato (leadership nel settore delle fregate). Il business militare garantisce margini migliori di quello delle crociere e un profilo di pagamento migliore sulla base dello stato avanzamento lavori", commentano gli analisti.

"Alla luce dell`attuale contesto, riteniamo che la posizione assunta dal Governo tedesco possa essere seguita da altri annunci di aumento di spesa militare da parte di Paesi occidentali", conclude Equita. Su Leonardo la raccomandazione e' buy, con prezzo obiettivo a 8,8 euro, su Fincantieri hold con target price a 0,69 euro.

"La Germania si impegna ad aumentare la spesa per la difesa a oltre il 2% del Pil", segnalano anche gli analisti di Mediobanca Securities (rating neutral, prezzo obiettivo a 6,9 euro). Berlino, segnalano gli esperti, dovrebbe aver speso l'1,53% del suo Pil in difesa nel 2021. "Si tratta di una notizia positiva per il settore della Difesa, visto che, secondo noi, altri Paesi europei probabilmente seguiranno l'esempio. In particolare", commentano gli esperti, "crediamo questo possa essere positivo per Leonardo, dopo l'acquisizione del 25%" nella tedesca "Hensoldt".

Anche Bestinver (rating buy, range di valutazione 7-8 euro su Leonardo) ritiene che "l'ondata emotiva del conflitto tra Russia e Ucraina portera' molti Stati a rivedere i loro budget per la difesa al rialzo e probabilmente accelerera' la coesione tra vari Stati Ue verso la formazione di un piano di difesa unitario"

Nella giornata di ieri il cancelliere tedesco Olaf Shcolz ha annunciato che la Germania aumenterà la spesa per la difesa a oltre il 2% del suo Pil annuo, che è più di quanto chieda la Nato. "D'ora in poi, di anno in anno, investiremo più del 2% del nostro Pil nella nostra difesa", ha sottolineato.

Tra le misure anti Russia messe in campo anche la chiusura dello spazio aereo e  la riduzione della dipendenza dal gas russo. La Germania costruirà due rigassificatori e aumenterà i propri stoccaggi di gas per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e dipendere di meno dalla Russia. 

“Faremo di più per garantire un approvvigionamento energetico sicuro per il nostro Paese; dobbiamo cambiare strategia per superare la nostra dipendenza da singoli fornitori di energia", ha detto Scholz spiegando che i progetti “per eliminare gradualmente le centrali a carbone entro il 2030 e per chiudere le centrali nucleari” hanno lasciato la Germania “con poche scelte”. 

All'inizio di questa settimana la Germania ha sospeso il progetto del gasdotto Nord Stream 2 come reazione all’invasione dell'Ucraina, mentre altri Paesi dell'Occidente hanno adottato ulteriori sanzioni contro Mosca. Il governo tedesco, ha quindi annunciato Scholz, aumenterà il volume di gas naturale nei suoi impianti di stoccaggio di 2 miliardi di metri cubi che comprerà sui mercati mondiali, in coordinamento con l'Unione europea. Inoltre, la Germania costruirà “rapidamente” due terminali di Lng a Brunsbuettel e Wilhelmshaven.

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