Inflazione alle stelle (e non per l'energia): nuvole all’orizzonte per l'Ue - Affaritaliani.it

Economia

Inflazione alle stelle (e non per l'energia): nuvole all’orizzonte per l'Ue

di Elaine Lin

Il rischio che l’eurozona entri in recessione è in crescita da tempo, ma il recente nervosismo dei mercati l’ha resa un’eventualità più probabile

Confermiamo il posizionamento per un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie tramite un sottopeso sugli spread tra i titoli di Stato e in particolare sull’Italia. Con il sempre maggiore rischio di una recessione i titoli di Stato italiani (BTP) si comporteranno via via di più come un asset creditizio. A fronte di ciò le loro valutazioni restano poco attrattive. Il profilo di debito dell’Italia rimane inoltre vulnerabile a causa delle consistenti attività di emissione del Paese e della forte esposizione ai titoli di Stato italiani del suo settore bancario, contribuendo così potenzialmente a un ampliamento degli spread in periodi di avversione al rischio.

Con l’aumento del rischio di una recessione è probabile che crescerà anche la pressione affinché la curva dei rendimenti si appiattisca. L’incertezza rimane tuttavia elevata e, dato l’approccio restrittivo “condizionato” atteso della BCE, manteniamo una posizione di ridotte dimensioni sul possibile appiattimento della curva come forma di copertura rispetto al rischio di un ulteriore incremento dei tassi.

Dopo un decennio di politiche monetarie ultra-accomodanti iniziamo ad osservare le conseguenze desiderate e indesiderate del loro aggressivo inasprimento. Sebbene banche centrali e autorità di regolamentazione siano pronte a schermare il sistema finanziario da un altro “momento Lehman”, è importante tenere a mente che non serve una crisi finanziaria globale per far andare in recessione l’economia.

*Analista degli investimenti di Capital Group