Economia
L'ira di Trump contro la Cina: “Dazi del 100% dal 1 novembre”. Cancellato il vertice con Xi? "Non so se lo vedrò" - Video
Il tycoon annuncia imposte al 100% sui prodotti cinesi e rinvia l’incontro con Xi Jinping. Le Borse americane reagiscono con ribassi, mentre Pechino impone limiti alle esportazioni di terre rare

Donald Trump e Xi Jinping
Trump: Non ho cancellato l'incontro con Xi, sarò all’Apec ma non so se lo vedrò
“Non ho cancellato incontro con Xi Jinping, potrei vederlo, ma non so. Avrei dovuto incontrarlo tra due settimane, all’Apec in Corea del Sud, ci sarò ma non so se ci vedremo. La stretta di Pechino sulle esportazioni di minerali rari è ostile”. Lo ha detto Trump parlando con i cronisti alla Casa Bianca.
Escalation sul fronte commerciale tra Washington e Pechino: il tycoon rilancia la sfida a colpi di tariffe e accuse
“Sto valutando un massiccio aumento dei dazi sui prodotti cinesi in arrivo negli Stati Uniti” aveva scritto il leader statunitense Donald Trump sulla sua piattaforma Truth, puntando il dito contro Pechino per ‘atti ostili’. Più tardi, sempre attraverso i social, Trump conferma la sua linea: “Gli Stati Uniti imporranno dazi del 100% alla Cina, oltre a qualsiasi tariffa che stanno già pagando”. L’inasprimento dovrebbe entrare in vigore dal primo novembre. Sono previsti anche controlli sulle esportazioni di software strategici.
Wall Street reagisce
A seguito della minaccia, le Borse americane virano in rosso: il Dow Jones scivola dello 0,70% a quota 46.045,79, il Nasdaq arretra dell'1,09% fermandosi a 22.781,74, mentre lo S&P 500 chiude con una perdita dello 0,84% a 6.678,48 punti.
Le critiche rivolte alla Cina
“In Cina stanno accadendo cose davvero strane! Stanno diventando — prosegue il post del tycoon— molto ostili e inviano lettere a Paesi di tutto il mondo, affermando di voler imporre controlli sulle esportazioni su ogni singolo elemento di produzione che abbia a che fare con le Terre Rare, e praticamente su qualsiasi altra cosa gli venga in mente, anche se non è fabbricata in Cina”. Trump sottolinea anche che “nessuno ha mai visto niente del genere, ma in sostanza, ‘intaserebbe’ i mercati e renderebbe la vita difficile a praticamente tutti i Paesi del mondo, soprattutto alla Cina”.
Escalation commerciale
“Le lettere — continua— erano particolarmente inappropriate in quanto inviate nei giorni in cui, dopo tremila anni di caos e combattimenti, ci sarà la pace in Medio Oriente. Mi chiedo se questa tempistica sia stata una coincidenza”. Il presidente riferisce che gli Stati Uniti sono stati «contattati da altri Paesi estremamente arrabbiati per questa grande ostilità commerciale, nata dal nulla». Di conseguenza, "Come presidente degli Stati Uniti contrasterò finanziariamente la loro mossa — avverte il tycoon —. Ci sono molte altre contromisure che, allo stesso modo, sono in seria considerazione".