Labriola: "Tim è un'azienda sana. Ma il debito è un pesante fardello" - Affaritaliani.it

Economia

Labriola: "Tim è un'azienda sana. Ma il debito è un pesante fardello"

Arrivare ad avere una rete unica in fibra "è un elemento importante, strategico per il Paese"

Labriola: "Tim è un'azienda sana"

Tim è "un'azienda industrialmente sana" che però soffre per "il fardello del debito". A dirlo l'amministratore delegato del Gruppo, Pietro Labriola, durante l'assemblea dei Confindustria Bari e Bat. "Dobbiamo risolvere strutturalmente il problema del debito", ha aggiunto il manager, indicando nel piano presentato lo scorso luglio la strada maestra per raggiungere questo obiettivo. Labriola si è soffermato anche sui risultati registrati da Tim Brasil, che nel terzo trimestre ha visto salire ricavi ed Ebitda di quasi il 25%: "E' il fiore all'occhiello del gruppo". 

"Gli stakeholder su questo fronte sono numerosi, abbiamo prolungato il memorandum con Cdp per completare l'analisi", ha continuato l'ad di Tim. "C'è il timore che se si perde molto tempo la sovrapposizione nella costruzione delle reti sia tale per cui alla fine rende tutto quanto inutile: attenzione però che nei prossimi due anni è molto probabile che entrambe le società che gestiscono le reti si concentrino nella costruzione nelle aree cosidette Pnrr, per cui ritengo probabile che il rischio di perdere sinergie da sovrapposizione si abbia a partire dal 2025-2026. Cerchiamo di sgombrare il campo da equivoci sul rischio che sia troppo tardi per procedere", ha concluso Labriola.

Arrivare ad avere una rete unica in fibra "è un elemento importante, strategico per il Paese" ha chiosato Labriola. "Fare due reti in fibra ottica è un dispendio inutile in un momento in cui il Paese deve sviluppare tante altre piattaforme e questo deve essere fatto in una logica di politica industriale, con una certa visione", ha aggiunto il manager. "Nessuno sta costruendo un'autostrada parallela alla A14", ha esemplificato Labriola ricorrendo a una metafora.

"Gli stakeholder su questo fronte sono numerosi, abbiamo prolungato il memorandum con Cdp per completare l'analisi", ha continuato l'ad di Tim. "C'è il timore - ha spiegato - che se si perde molto tempo la sovrapposizione nella costruzione delle reti sia tale per cui alla fine rende tutto quanto inutile: attenzione però che nei prossimi due anni è molto probabile che entrambe le società che gestiscono le reti si concentrino nella costruzione nelle aree cosidette Pnrr, per cui ritengo probabile che il rischio di perdere sinergie da sovrapposizione si abbia a partire dal 2025-2026". "Cerchiamo di sgombrare il campo da equivoci sul rischio che sia troppo tardi per procedere", ha concluso Labriola.