Economia

Lo strano caso dei sindacati in Banco Bpm: abbandonano le trattative e attaccano la stampa

Alcune sigle hanno preferito disertare il tavolo di confronto salvo poi attaccare i giornali - di ogni colore - di diffondere fake news

Il mondo alla rovescia dei sindacati in Banco Bpm

Il mondo alla rovescia dei sindacati bancari. In Banco Bpm. alcune sigle sindacali hanno denunciato l’azienda per comportamento antisindacale e sarà la magistratura a decidere chi ha torto o ragione. Fatto sta che quei sindacati che hanno denunciato la loro banca sono gli stessi che hanno abbandonato il tavolo delle trattative dove si stavano decidendo anche i profili di carriera, il premio aziendale per i dipendenti e centinaia di nuove assunzioni. Nei loro volantini interni accusano la stampa di pubblicare fake news: sì, ce l’hanno con la stampa, con tutti i quotidiani di destra, di centro e di sinistra, compresi quelli finanziari, che hanno sottolineato l’autogoal clamoroso che si sono fatti. 

Hanno rotto con il Banco Bpm, ma anche con Fabi e Unisin,  rei di non aver abbandonato il tavolo delle trattative. Un esempio davvero formidabile di democrazia: se alcuni sindacati vogliono, per particolari interessi, la guerra con la banca,  gli altri (Fabi e Unisin) dovrebbero sentirsi obbligati ad andare in guerra anche loro. Un chiaro e lampante  esempio di democrazia

Ora, quei sindacati che accusano la stampa di diffondere fake news, dovrebbero spiegare bene e nei dettagli quali interessi avrebbero i mezzi di informazione a distorcere la realtà.  Se hanno coraggio, scrivano chiaramente perché sono fake news le notizie riportate dalla stampa. Abbiamo la forza e la trasparenza di scrivere analiticamente a quali interessi fanno riferimento astenendosi dalla  propaganda di basso livello. Intanto, aumenta il malcontento fra i dipendenti del terzo gruppo bancario italiano.