Manovra, Giorgetti frena: ci sono poche risorse. Per celare le promesse disattese, Meloni accusa la Sx di dare alibi agli estremisti? Inside  - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 17:17

Manovra, Giorgetti frena: ci sono poche risorse. Per celare le promesse disattese, Meloni accusa la Sx di dare alibi agli estremisti? Inside 

Manovra, il ministro dell'Economia rivela la cruda verità: non ci sono abbastanza risorse per mantenere tutte le promesse elettorali. E la premier tenta una "exit strategy"

di Alberto Maggi

Manovra, da Giorgetti a Meloni: ecco che cosa potrà fare davvero il governo 

Nulla accade per caso. Specie in politica. E tutto è accaduto nel giro di due giorni, ieri e oggi alla festa nazionale dell'Udc a Roma. Sabato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rilanciato l'attenzione che verrà data nella Legge di Bilancio al ceto medio, ovvero il tanto atteso taglio delle tasse fino a 60 mila euro lordi annui riducendo l'aliquota Irpef dal 35 al 33%. E la premier, oltre a questa misura fortemente voluta da Forza Italia, ha parlato anche della nuova rottamazione delle cartelle, sulla quale spinge da mesi la Lega di Matteo Salvini.

Peccato che proprio oggi, sempre alla kermesse dell'Udc e in video-collegamento, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti se ne sia uscito con quella che, obtorto collo, è la cruda verità: "Il nostro obiettivo è fare queste cose con una lista di priorità. Io mi sono sentito di dire che tutti gli impegni internazionali connessi alle spese della Difesa, al sostegno all'Ucraina non sono gratis e che quindi sono un elemento nuovo che dobbiamo considerare e quindi tenuto conto il quadro d'insieme metteremo in fila le priorità. Sappiamo perfettamente quelle che sono le priorità e lo faremo sempre rispondendo assolutamente al nostro programma elettorale", ha detto il titolate del Mef a una domanda sulla possibilità di inserire il taglio dell'Irpef e la rottamazione nella prossima legge di Bilancio.

Traduzione: il taglio delle tasse per il ceto medio sarà un taglietto, magari solo fino a 50 mila euro lordi all'anno e non 60 mila e la rottamazione avrà vincoli ben precisi e non sarà a 120 rate per dieci anni come chiede da mesi il Carroccio. Ed è proprio per questo motivo - spiegano fonti parlamentari di opposizione ma, a microfono spento, anche di maggioranza - che Meloni, Salvini e Tajani e tutto il Centrodestra sta alzando i toni, accusando la Sinistra di dare alibi agli estremisti, evocando perfino le Brigate Rosse dopo l'omicidio negli Stati Uniti dell'attivista di destra e trumpiano Charlie Kirk.

Un modo per preparare l'elettorato di destra e Centrodestra, focalizzarlo su altro visto che, come ha spiegato il ministro Giorgetti (e non Elly Schlein o Giuseppe Conte) le promesse nella Legge di Bilancio non potranno essere tutte mantenute. D'altronde le risorse a disposizione sono circa sei miliardi di euro che in teoria basterebbero per coprire taglio delle tasse per il ceto medio e rottamazione, ma ci sono gli impegni internazionali sottoscritti dal governo, in primis con il presidente americano Donald Trump.

E ora anche l'operazione "Sentinella dell'Est", che certo non è a costo zero, per arginare l'espansione della Russia verso il fianco orientale dell'Alleanza Atlantica. Il ministro dell'Economia non parla mai a caso e chi lo conosce bene da decenni sa che dosa sempre le parole e quindi tutto si lega. Meloni, Fratelli d'Italia e alleati accusano la Sx di dare alibi agli estremisti per celare - non per colpa loro - il fatto che nella Legge di Bilancio non tutte le promesse elettorali potranno essere mantenute. D'altronde questa è la politica, si cerca sempre di distogliere l'attenzione dal tema principale specie quando le notizie non sono buone. E la parola è di Giorgetti, non delle opposizioni "strumentali". 

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