Iginio Massari, torte e pasticcini da Maestro ma gli affari non sono così dolci: vendite in calo da Milano a Firenze - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 15:28

Iginio Massari, torte e pasticcini da Maestro ma gli affari non sono così dolci: vendite in calo da Milano a Firenze

I punti vendita del celebre pasticciere registrano ricavi altalenanti

di Andrea Giacobino

Iginio Massari, i bilanci dei diversi punti vendita 

Mentre la figlia Debora ha debuttato pochi giorni fa come assessore al turismo della Regione Lombardia, i dolci del padre Iginio, pur squisiti, non sono un grandissimo affare e comunque sono venduti, Brescia a parte (città natale del noto pasticciere) in gran parte a Milano nell’omonimo punto vendita.

Lo si scopre confrontando i bilanci del 2024 di cinque società tutte denominate Iginio Massari srl (e controllate dalla omonima capogruppo, di cui Debora è amministratrice delegata e social col 10,2%) che portano poi i nomi di Firenze, Milano, Roma, Torino e Verona, le città appunto dove ci sono i punti vendita monomarca, a cui si aggiunge Pasticceria Veneto srl di Brescia.

Ebbene le torte e i pasticcini più venduti sono nel capoluogo lombardo, che lo scorso anno ha segnato con la Iginio Massari Milano srl ricavi per 3,4 milioni di euro (in calo dai 3,5 milioni dell’anno prima) con un utile diminuito anno su anno da 299mila euro a 253mila euro.

La Iginio Massari Firenze srl si colloca al secondo posto ma con vendite meno della metà di Milano e pari a 1,5 milioni (anche qui in calo dagli 1,7 milioni del 2023) e con una perdita finale di 201mila euro. Terza in classifica la Iginio Massari Verona srl (1,3 milioni di ricavi in calo dagli 1,4 milioni dell’anno prima, con un bilancio chiuso in perdita per 115mila euro), seguita dagli 1,2 milioni di ricavi della Iginio Massari Torino srl (in utile per soli 68mila euro) e ultima la Iginio Massari Roma srl (1,1 milioni di ricavi e perdita di 175mila euro).

Infine Pasticceria Veneto che nel 2024 ha sì segnato ricavi per 1,8 milioni ma alla fine ha perso 475mila euro. Insomma, anche giocando in casa il grande pasticciere non ha fatto la ciambella col buco.

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