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Economia
Mediaset, gruppi tv bussano a Mfe . A Vivendi la presidenza dei sindaci

Investitori e gruppi media bussano alla porta del Biscione per salire a bordo di MediasetForEurope (Mfe), il polo europeo della tv generalista che Pier Silvio Berlusconi ha disegnato attorno a Mediaset e alla controllata spagnola Mediaset Espana dando un ruolo centrale anche gruppo tedesco Prosiebensat, di cui Cologno Monzese è il primo azionista col 25% circa. Ad alzare il velo sulle manifestazioni di interesse è stato il presidente del broadcaster della famiglia Berlusconi Fedele Confalonieri, nel suo discorso all'assemblea degli azionisti.

storie in divisa Fedele Confalonieri(Presidente Mediaset)   Gen. C. A.Tullio Del  Sette (Comandante Generale dell'Arma dei Carab
 

Sia “investitori finanziari e partner industriali" hanno contattato "nelle ultime settimane, anche durante l'emergenza sanitaria" Mediaset, mostrando interesse per i progetti del gruppo italiano in particolare basati su MediaForEurope e “per le prospettive che questa nuova dimensione potrebbe aprire”, ha spiegato il presidente del Biscione secondo cui “dopo oltre un anno dall'annuncio di Mfe, siamo ancora più convinti della necessità e della bontà di questo progetto”.

“Il periodo di lockdown forzato ha costretto tutti noi a vivere di più in casa e ha inevitabilmente accelerato cambiamenti nello stile e nelle modalità di intrattenimento delle persone - ha argomentato - non solo in italia ma ovunque nel mondo, oggi le aziende dei media accettano di essere maggiormente pervase dalla tecnologia oppure sono destinate a rimanere ai margini. La tecnologia è per sua stessa natura scalabile e forse proprio questa sua qualità rappresenta uno dei suoi evidenti pregi. Non si tratta solo di fare risparmi o efficienze, in realtà si tratta di intraprendere un percorso di opportunità nuove e di possibilità di crescita, oggi non perseguibili rimanendo locali". 

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La partecipazione di Mediaset in Prosiebensat "ci dà il diritto di partecipare da protagonisti al consolidamento europeo e al futuro di una grande azienda televisiva, leader nel più grande mercato pubblicitario d’Europa”, ha spiegato ancora Confalonieri. "Questo investimento si colloca all'interno della strategia di crescita di Mediaset, iniziata nel giugno del 2019 con il lancio di Mfe - ha continuato - dal punto di vista strategico, operativo e industriale, l'operazione si pone l'obiettivo di creare un gruppo media paneuropeo nel settore dell'intrattenimento lineare e non lineare, con una posizione di leadership nei propri mercati di riferimento, una solida struttura patrimoniale e una scala che consenta di essere maggiormente competitivi nel futuro scenario di consolidamento del settore media in Europa”.

Un progetto frenato dai francesi di Vivendi, azionisti con il 9,61% del capitale a cui deve sommarsi il 19,9% di Simon Fiduciaria che esercitano i diritti di voto nell'interesse e per conto di Vivendi, ma esclusa dai lavori dell’assemblea. C’è stata "una gigantesca perdita di tempo e di soldi, che si risolverà in Tribunale”, ha concluso Confalonieri ricordando anche la recente ordinanza del Tribunale di Milano.

Ma quali sono questi gruppi che vorrebbero far parte di Mfe? In attesa di capire se Mediaset riuscirà a vincere le resistenze anche del nuovo management di Prosieben scettico sulle sinergie conseguenti al progetto, gli indiziati degli addetti ai lavori sono le emittenti francese PS1 e la piccola Nrj e la portoghese Media capital, la principale società media del Paese lusitano controllata dal gruppo Prisa e che porterebbero a cinque le gambe (dopo quella italiana, spagnola e tedesca) su cui potrebbe reggersi il nuovo polo europeo del piccolo schermo.

A fine lavori, l'assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2019 di Mediaset Spa deliberando, su proposta del consiglio di amministrazione, l'indicazione a riserva straordinaria degli utili in vista della costituzione della holding Mfe che provvederà a distribuire il dividendo straordinario annunciato. Era presente poco meno del 60% del capitale: oltre a Fininvest, titolare del 41% circa, e a Vivendi che si e' astenuta su tutti i punti tranne che sul collegio sindacale, hanno partecipato ai lavori assembleari (sempre attraverso il rappresentante designato) fondi di investimento e altri azionisti per un complessivo 8%. I soci hanno provveduto inoltre alla nomina del nuovo collegio sindacale.

Risultano eletti come sindaci effettivi Giovanni Fiori, della lista di Vivendi, e Riccardo Perrotta e Flavia Daunia Minutillo della lista Fininvest. La presidenza, come da statuto, spetta al rappresentante eletto nella lista di minoranza che ha ottenuto piu' voti: pertanto il rappresentate di Vivendi, Fiori, e' il presidente del collegio sindacale. Per la carica di sindaco supplente sono stati eletti Francesca di Donato (Vivendi), Leonardo Quagliata (Fininvest) e Francesca Meneghei (Fininvest).

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