Pier Silvio Berlusconi fa un altro passettino verso il completamento del progetto MediasetForEurope. Secondo quanto apprende l'agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore da fonti finanziarie, il Tribunale civile di Milano ha infatti respinto il ricorso di Vivendi che aveva impugnato la sentenza dello stesso tribunale che a inizio 2020 aveva dato il via libera all'operazione Mfe. L'operazione MediasetForEurope e' ancora sospesa in Spagna dove si attende a breve la decisione della corte di Madrid.
Il tribunale civile di Milano ritiene "limitato e certamente risarcibile" l'eventuale "pregiudizio che riceverebbero Vivendi e Simon Fiduciaria dall'esecuzione delle deliberazioni impugnate rispetto al danno che riceverebbe Mediaset dalla sospensione" del progetto Mfe, per questo sono stati rigettati i ricorsi di Vivendi e Simon Fiduciaria e confermata la precedente ordinanza dello stesso tribunale che permette a Mediaset di procedere con il progetto Mfe. Ovvero per il tribunale di Milano, anche se altre autorità in campo dovessero bloccare il processo di fusione per la nascita di Mfe, ci sono le condizioni per cui Vivendi e Simon possano trovare un risarcimento.
Il tribunale, in particolare, contesta punto per punto tutti i motivi di ricorso di Vivendi e Simon, sostenendo - al contrario di quanto indicato dal gruppo francese e dalla fiduciaria - che "si deve riconoscere che l'operazione di fusione di cui si discute presenta una consistente razionalità economica e commerciale e costituisce per il gruppo Mediaset un importante obiettivo strategico, qualificante rispetto l'obiettivo che si propone di costituire un player leader nel mercato europeo della comunicazione e dei media", sottolineando che, "valutata la posizione delle due societa' in un'ottica di sviluppo del business, è facile riconoscere che Vivendi ben puo' trovare funzionali ai suoi amplissimi interessi strategie di limitazione e compressione dell'attivita' di Mediaset".
In più, per il tribunale "si può dunque concludere nel senso che la perdita di diritti, da parte di Simonfid e Vivendi, a seguito della fusione e' ben individuata, circoscritta e suscettibile, se del caso, di risarcimento per equivalente".
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