Economia
Mediobanca, dalla Bce via libera a Del Vecchio: può salire oltre il 10%

Piazzetta Cuccia vola a Piazza Affari: +3,2%
Mediobanca sale in Borsa dopo che la Bce ha dato il via libera a Delfin di Leonardo Del Vecchio di salire fino al 20% di Piazzetta Cuccia. Il titolo ha concluso le contrattazioni in rialzo del 3,2% a 7,47 euro. |
Leonardo Del Vecchio, primo azionista singolo di Mediobanca tramite la sua Delfin, potra' salire sopra il 10% dell'istituto di Piazzetta Cuccia. Secondo quanto viene riferito, infatti, e' arrivato il via libera di Francoforte alla richiesta dell'imprenditore di poter superare la soglia del 10% per arrivare, potenzialmente, fino al 20%.
Dopo la luce verde arrivata dall'Eurotower, che dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore, l'attesa e' che Delfin si rafforzi in tempi rapidi nell'azionariato di Mediobanca, salendo, in una prima fase, attorno al 13-14%. La holding di Del Vecchio, tuttavia, non dovrebbe presentare liste in vista del rinnovo del consiglio d'amministrazione, che sara' rinnovato il prossimo autunno. La mossa dell'imprenditore viene spiegata con la volonta' di diversificare gli investimenti, ora concentrati su EssilorLuxottica (occhialeria) e Covivio (immobiliare), aumentando il peso della componente finanziaria, che vede una quota di spicco di Generali.
Dall'altro la mossa, sottolineano alcune fonti, "non e' ostile" e vuole anche contribuire, specialmente in un momento di incertezza della pandemia da coronavirus, a una stabilizzazione del mondo finanziario italiano in un momento in cui Mediobanca e' 'orfana' del patto di sindacato che fino agli anni scorsi di fatto blindava il controllo dell'istituto. Piazzetta Cuccia ha in pancia il 13% circa di Generali, di cui e' il primo socio, davanti a un gruppo di imprenditori (Caltagirone, lo stesso Del Vecchio, la famiglia Benetton, i De Agostini) che pesa per oltre il 15% nel capitale del Leone. In Mediobanca, invece, il secondo socio e' Mediolanum, con il 3,3%, seguito nuovamente dai Benetton, col 2,1% e da Fininvest, col 2%; complessivamente l'ex patto di sindacato, che ora e' un accordo di consultazione, vale circa il 12,6%.
Le mosse e le parole di Del Vecchio su Mediobanca
E' meno di un anno che Leonardo Del Vecchio, tramite la sua Delfin, e' entrato in Mediobanca, diventandone, in breve tempo, il primo socio, grazie anche all'uscita di Unicredit.
L'INGRESSO E I PRIMI AFFONDI Lo scorso 17 settembre Delfin e' spuntata nel capitale dell'istituto di Piazzetta cuccia con il 6,94% del capitale, raccolto con un'investimento dell'ordine di 580 milioni. L'imprenditore ha dichiarato di essere di lungo periodo, "un'ottima opportunita' per la qualita', la storia e le potenzialita' di crescita di Mediobanca in Italia e all'estero. Daremo il nostro sostegno per accelerare la creazione di valore a vantaggio di tutti gli stakeholder". Poco dopo, a ottobre, Del Vecchio ha iniziato pero' a punzecchiare il management dell'istituto: prima ha detto di aspettarsi "un nuovo piano industriale che non basi i risultati di Mediobanca solo su Generali e Compass ma progetti un futuro da banca di investimenti", poi ha invitato la banca a "non sedersi sugli allori" e a crescere "con acquisizioni come hanno fatto Intesa e Lvmh". "Si sono fatti scappare diverse occasioni, non possono andare avanti a prendere dividendi da Generali, devono diventare piu' grandi", ha poi aggiunto.
L'USCITA DI UNICREDIT E I NUOVI ACQUISTI Passano meno di due mesi e, la prima settimana di novembre, Jean Pierre Mustier, ad di Unicredit, smantella la storica partecipazione dell'istituto in Mediobanca, vendendo la propria quota di oltre l'8%, che ne faceva il primo socio singolo. Tramite la banca francese Natixis Del Vecchio si porta al 9,9%, il massimo che gli e' consentito dalle norme.
IL PIANO DI MEDIOBANCA E LE LODI DI DEL VECCHIO Appena una settimana dopo l'ad di Mediobanca, Alberto Naghel, presenta il nuovo piano dell'istituto, che definisce di "crescita robusta e qualitativa". Gli obiettivi "vanno nella direzione auspicata", commenta Del Vecchio, aggiungendo di "apprezzare lo sforzo fatto dal management" e di essere "soddisfatto dei risultati economici raggiunti".
LA VOGLIA DI SALIRE E LE REAZIONI POLITICHE Con il 2020, poco dopo la fine del lockdown, si concretizza la volonta' - gia' ipotizzata nei mesi precedenti - di salire oltre il 10% e arrivare fino al 20%: Delfin, a fine maggio, il 29, avanza la richiesta alla Bce. Le mosse di Del Vecchio vengono osservate con attenzione anche dalla politica: diverse le interrogazioni sul futuro di Mediobanca e di Generali, di cui l'istituto e' il primo socio. In una delle bozze del Dl Agosto appare un articolo, poi stralciato, che gli addetti ai lavori leggono come legato alla partita Del Vecchio-Mediobanca.