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Economia
Mps, fondi in manovra. Le mosse di Intesa e Banco. Febbre da risiko in Borsa
Il Ceo di BancoBpm Giuseppe Castagna

L’interesse dei fondi americani per il Montepaschi ma che gli analisti di Intesa-Sanpaolo vedono meglio in un’integrazione con UniCredit, anche per sfruttare le sinergie (pure fiscali) che discenderebbero a cascata da un merger bancario. Il colosso guidato da Carlo Messina che guarda a reti di private banker o a piccole boutique nel risparmio gestito e si muove per comprare con Bnp Paribas Cardif Cargeas Assicurazioni, compagnia assicurativa danni operante nel settore della bancassicurazione, prevalentemente tramite la rete bancaria di Ubi Banca.

mps
 

Giuseppe Castagna di BancoBpm che vuole accelerare con le nozze con Bper per non finire come boccone di UniCredit, una volta che Andrea Orcel avrà preso in mano le redini del comando in Piazza Gae Aulenti. Ancora, gli analisti di Mediobanca che scommettono sul gruppo emiliano guidato da Alessandro Vandelli, vero protagonista secondo Piazzetta della prossima fase del risiko bancario italiano. Infine, c’è ancora l’effetto Draghi sullo spread Btp-Bund che porta in dote preziosi punti di rafforzamento sui coefficienti patrimoniali degli istituti di credito nazionali.

Continua così a Piazza Affari la fase Toro del settore bancario: il Ftse Italia Banche, il sottoindice di Piazza Affari del settore bancario, da inizio febbraio ha messo a segno una risalita in doppia cifra portandosi ai massimi da un anno, +17%.

Andrea Orcel UniCredit
 

Dopo il +13% della prima settimana del mese, che ha approfittato dell'effetto Draghi sugli asset finanziari italiani con lo spread ai minimi dal 2015 e il rendimento dei Btp decennali al minimo storico, gli acquisti sugli istituti di credito stanno proseguendo con l'ottimismo sul fatto che l'ex presidente della Bce stia trovano un ampio consenso e appoggio per il nuovo esecutivo. Oltre a questo, è l'attesa per operazioni di aggregazione, con gli attori in movimento e per le indicazioni in arrivo con le trimestrali a tenere alta l'attenzione sui gruppi bancari: in prima fila spicca il +7,4% di Banca Popolare dell'Emilia Romagna che sfrutta ancora la scia dei conti trimestrale e le aperture di Vandelli a operazioni di aggregazione.

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A questo proposito, in un report odierno, gli analisti di Mediobanca Securities indicano proprio l'istituto di Modena come il titolo migliore per scommettere sul fattore M&A a Piazza Affari: secondo gli esperti di Piazzetta Cuccia una aggregazione con Banco Bpm ha senso sia sotto il profilo industriale (guardando alla copertura geografica e alle sinergie nelle assicurazioni e nell'asset management) sia sotto il profilo finanziario con un accrescimento a doppia cifra degli utili per azione, un rapporto tra crediti problematici e totale impieghi sotto il 5% e un coefficiente Cet1 sopra il 13. In Borsa Banco Bpm sale del 6,16%. Tonico rialzo anche per UniCredit (+2,65%), Intesa Sanpaolo (+1,41%) e Mediobanca (+3,24%). Montepaschi è ai massimi da ottobre: +19,07% a 1,38 euro per azione a fine seduta. 

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