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Economia
Mps, servono 2-2,5 miliardi, 2.670 esuberi.Siena torna a far profitti nel 2023
LaPresse

Via libera del Monte dei Paschi al nuovo piano strategico al 2025 redatto in modo da non porre vincoli ad ipotesi di aggregazione. La banca in una nota aggiunge che è impegnata a predisporre un nuovo capital plan da sottoporre alla Bce entro fine gennaio 2021 e che conterrà una indicazione dei fabbisogni di capitale (di medio termine e non limitati al Cet1), quantificati tra 2 e 2,5 miliardi, e un'indicazione "circa le modalita' per soddisfare detti fabbisogni".

Il rafforzamento patrimoniale ipotizzato, aggiunge la banca presieduta da Patrizia Grieco e amministrata da Guido Bastianini, "è idoneo a risolvere lo scenario di shortfall di patrimonio regolamentare che al 31 marzo e' quantificato in oltre 300 milioni e al primo gennaio 2022, in circa 1,5 miliardi. 

Il nuovo piano di Mps, tenendo conto delle uscite, tramite il ricorso al fondo di solidarieta' e turnover naturale, e dei nuovi ingressi, vede "nell'arco di piano 2021-2025" una riduzione "di circa 2670 persone", il raggiungimento del pareggio nel 2022 e un utile dal 2023.

Dal punto di vista reddituale, il risultato netto del 2021 e' impattato da oneri di ristrutturazione e da rettifiche di valore su crediti legate alla emergenza pandemica, ma con una attivita' commerciale in linea con quanto osservato nella seconda meta' del 2020. Il piano prevede un risultato netto in pareggio nel 2022 e in utile a partire dal 2023. Le scelte fondamentali operate dall'istituto, premette il Monte, "potrebbero essere soggette a cambiamenti a seguito delle interlocuzioni" del ministero dell'Economia e delle Finanze con la Dg Comp della Commissione europea.

Fatta salva questa premessa, il piano prevede "la focalizzazione del modello di business sulla clientela chiave, in linea con le quote di mercato storiche e la graduale uscita da segmenti ad elevato assorbimento di capitale e ridotta redditivita'", una "semplificazione organizzativa e un avvicinamento del modello operativo al business" e un "rafforzamento del bilancio ed il continuo focus sulla gestione dei rischi". Il Piano e' stato, quindi, elaborato ipotizzando iniziative strategiche coerenti con un sostanziale mantenimento dell'attuale modello operativo e dell'infrastruttura tecnologica della Banca, al fine di non porre vincoli a ipotesi aggregative.

"Mentre gli esuberi sono numericamente identificati, tutti da gestire con pensionamenti e prepensionamenti volontari, come accaduto in tutti i piani industriali dei principali gruppi bancari italiani, non è ancora identificabile il numero delle assunzioni che comunque non potrà essere inferiore al 50% del totale delle uscite", spiega il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni dopo che Bastianini ha alzato il velo sulle nuove strategie. 

"L’argomento - ha aggiunto il sindacalista - sarà oggetto di trattativa sindacale. Il piano industriale di Mps presentato oggi rappresenta, in ogni caso, soltanto il primo tempo di una partita molto più complessa nella quale incideranno la voglia, l’intenzione e la determinazione delle “parti interessate” rispetto alle decisioni già prese della Banca centrale europea e della Commissione europea. Pertanto, la politica, nei territori di appartenenza, dovrebbe chiarire qual è il suo pensiero rispetto al prossimo futuro del Montepaschi e dovrebbe chiarire anche le iniziative concrete che vorrà adottare sia rispetto a una eventuale integrazione sia rispetto ad altre possibili soluzioni".

Il piano strategico di Mps - si legge - e' stato predisposto avendo presenti, fra l'altro, gli impegni assunti dal Governo italiano con Bruxelles e alla base del piano di ristrutturazione vigente (2017-2021) nonche' il decreto del Governo dello scorso 16 ottobre che avvia il processo di dismissione della quota detenuta dal Mef (64,2%) da realizzare con modalita' di mercato e anche al fine di consolidare il sistema bancario. "Il piano e' stato, quindi, elaborato ipotizzando iniziative strategiche coerenti con un sostanziale mantenimento dell'attuale modello operativo e dell'infrastruttura tecnologica della banca, al fine di non porre vincoli ad ipotesi aggregative".

Il Monte dei Paschi aggiunge che l'intervento sul capitale verra' deliberato nel corso della prossima assemblea di bilancio, che sara' convocato dal cda in calendario il prossimo 19 gennaio. La proposta di ricapitalizzizione terra' conto "adeguatamente" degli effetti definitivi dell'operazione di scissione parziale non proporzionale a favore di Amco (Hydra) che, come noto, ha ridotto il patrimonio della banca di circa 1 miliardo e "delle deliberazioni che saranno adottate in relazione alle necessarie misure di rafforzamento patrimoniale che verranno dettagliate nel contesto del capital plan".

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