Ecomondo, Assofermet presenta il 1° studio sul riciclo dei metalli in Italia - Affaritaliani.it

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Ecomondo, Assofermet presenta il 1° studio sul riciclo dei metalli in Italia

di Sofia Gabbanini e Elisabetta Marciano

Matta (Assofermet): "C’è un netto aumento del fatturato e del numero degli addetti: vogliamo dire alle istituzioni che siamo una categoria importante"

Ecomondo, lo studio di Assofermet sul recupero dei metalli in Italia: 19 mila dipendenti nelle imprese del settore, +64,5% di fatturato

Nel palcoscenico della fiera Ecomondo 2023, dedicata alla transizione ecologica e organizzata da IEG a Rimini dal 7 al 10 novembre, l’Associazione nazionale Assofermet si è distinta, nella giornata di ieri, grazie alla presentazione del primo studio di categoria, realizzato in collaborazione con Cerved. L’indagine ha acceso i riflettori sul mondo del recupero e riciclo dei metalli in Italia, rivelando, con dati sorprendenti, l’eccezionale stato di salute del settore.

Di fatto, ciò che è emerso è che, tra il 2019 e il 2021, le società di capitali attive nel settore dei metalli hanno registrato un aumento straordinario del fatturato, con una crescita superiore al 64%, del margine operativo lordo e del numero complessivo di dipendenti. Il settore del recupero di rottami e autodemolitori, in Italia, comprende oggi un totale di 7.457 imprese. Di queste, il 65,9% è principalmente coinvolto nel commercio all'ingrosso di rottami, il 20% si dedica al recupero di rottami e cascami metallici, mentre il restante 14,1% è composto da autodemolitori.

Le società di capitali rappresentano il 41% delle imprese analizzate, con un fatturato complessivo nel 2021 di quasi 17 miliardi. La maggioranza delle imprese (il 72,31%) ha un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, mentre il 20,3% ha registrato un fatturato compreso tra 5 e 25 milioni di euro, e il 7,39% supera i 25 milioni di euro. Le aziende che si occupano di commercio all'ingrosso di rottami contribuiscono per oltre 9 miliardi di euro al fatturato totale, rappresentando più della metà del totale.

I bilanci del 2021 indicano un notevole aumento del fatturato (+64,5%) rispetto al 2019, quando era di poco più di 10 miliardi di euro. Anche se si constata un leggero calo nel 2022, con un fatturato di 16,8 miliardi di euro, rimane comunque superiore al 2019. Per il 2023, si prevede un bilancio di 18 miliardi di euro. Inoltre, il margine operativo lordo (MOL) è aumentato notevolmente negli anni analizzati, passando da meno di 400 milioni di euro nel 2019 a 1,2 miliardi nel 2021, con previsioni di stabilità nel 2022 e nel 2023.

Inoltre, ad aumentare è anche il numero di dipendenti delle società di capitali attive, passando da 14.767 nel 2019 a 16.349 nel 2021, con una crescita del 10,7%. Ogni azienda ha in media poco più di 6 dipendenti. Le immobilizzazioni materiali hanno un valore complessivo di 1,45 miliardi di euro, con la maggior parte detenuta dagli impianti di recupero di rottami (40,59%) e dalle imprese di commercio all'ingrosso (37,05%).

Anche se le società di persone e ditte individuali rappresentano più della metà delle aziende analizzate (59% del totale), il loro fatturato complessivo è notevolmente inferiore rispetto alle società di capitali, ammontando a poco più di 896 mila euro. Nel 2021, il 69,76% di queste aziende ha registrato un fatturato compreso tra 50.000 e 250.000 euro, mentre il 7,33% ha registrato meno di 50.000 euro di fatturato. Infine, un dato interessante è emerso in relazione alle imprese coinvolte nel commercio di rottami come attività secondaria: il loro fatturato complessivo nel 2021 è stato di quasi 7 miliardi di euro, il che suggerisce che le loro linee di business principali contribuiscono in modo significativo al bilancio aziendale.

L’intervista di affaritaliani.it a Laila Matta, Presidente di Assofermet Rottami

 

 

Laila Matta, Presidente di Assofermet Rottami, in relazione all’importanza dell’indagine presentata in occasione di Ecomondo 2023, ha dichiarato ai microfoni di affaritaliani.it: “Abbiamo ritenuto fondamentale presentare questo primo studio sulla categoria per dimostrare la centralità del settore, sia dal punto di vista del fatturato, sia dal punto di vista degli addetti. È la prima volta, e come associazione siamo assolutamente orgogliosi”. Lo studio si concentra principalmente sugli autodemolitori, sul commercio all’ingrosso dei rottami e su chi fa recupero e preparazione per il riciclaggio dei rottami metallici: “Ciò che abbiamo dimostrato è, innanzitutto, che la categoria è presente in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, con una varietà di fatturato ampia”.

Essendo un primo studio, appunto, come ha sottolineato Matta, esso verrà approfondito: “Dai dati emersi nella presentazione, la fotografia è chiara: c’è un netto aumento del fatturato e del numero degli addetti. Il messaggio che vogliamo dare alle istituzioni è che siamo una categoria importante, e in quanto tale ci devono ascoltare. Siamo un anello fondamentale nella filiera siderurgica e metallurgica”, ha proseguito la Presidente.

Ciò che vorremmo è che con grazie anche allo studio la categoria venga maggiormente presa in considerazione. Questo perché molte regolamentazioni, in essere o che verranno attuate, anziché aiutare la categoria la penalizzano. Il nostro settore è sempre stato importante. I dati che abbiamo raccolto dimostrano che anziché decrescere o diminuire, in realtà le aziende si rafforzano e questo dimostra che siamo un settore che si adegua, professionalmente preparato, che vuole crescere e vuole che gli venga riconosciuto il ruolo effettivo che ha nella filiera siderurgica”, ha concluso Laila Matta.