Presentato il Rapporto Censis-DeepCyber sulla Cybersicurezza in Italia - Affaritaliani.it

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Presentato il Rapporto Censis-DeepCyber sulla Cybersicurezza in Italia

Il 61,6% degli italiani adotta sui propri device precauzioni per difendersi da attacchi informatici.

Roberto Baldoni, Direttore Agenzia Cybersicurezza Nazionale: “La trasformazione digitale ci coinvolge e ci coinvolgerà sempre di più. Non possiamo delegare e questo significa che il rischio va conosciuto e gestito e la consapevolezza è sicuramente uno degli obiettivi dell’Agenzia nazionale. Serve anche una capacità di orientamento verso i giovani, per supportarli nei nuovi lavori, come ad esempio gli esperti di cybersicurezza, una forza lavoro di cui avremo bisogno in futuro. Consapevolezza, formazione, sviluppo tecnologico, resilienza agli attacchi sono elementi fondamentali che devono essere un esercizio del sistema Paese, con pubblico e privato che devono collaborare per raggiungere questi obiettivi. La cybersecurity è sicuramente un investimento per la nostra indipendenza democratica”.

 

Per Giuseppe De Rita, Presidente del Censis: “L’apprezzata digital life, ormai al centro delle nostre vite, coincide con il massimo dell’insicurezza informatica. Così le tante cyber-insicurezze si giustappongono a quelle più tradizionali, con il rischio di amplificare l’incertezza sistemica del nostro tempo. In tale contesto, per cyber-security si deve intendere non solo un settore industriale strategico altamente innovativo, ma una nuova cultura sociale in cui cittadini, aziende e istituzioni tutelandosi dagli attacchi informatici tutelano la sicurezza e la libertà di tutti”.

 

Per Gerardo Costabile, Amministratore delegato di DeepCyber (Gruppo Maggioli): “La ricerca pone l’accento sul fattore umano, spesso sottovalutato nella postura della cyber security. Il dato più evidente è quello relativo alla scarsa consapevolezza ed efficacia delle misure di sicurezza da parte delle persone con minore formazione e cultura. Appare fondamentale, a partire dalle scuole ma anche nelle aziende e nella pubblica amministrazione, inserire la cyber security - insieme all’informatica di base - come colonne portanti per la necessaria cultura digitale, a prescindere dal ruolo professionale presente o futuro”.

 

Per Toni Purcaro, Presidente DEKRA Italia, “il Rapporto è una documentazione rilevante sulla cybersecurity in Italia, dove emerge con forte chiarezza la consapevolezza di quanto sia necessario migliorare la nostra sicurezza informatica e nello specifico quella dei propri dati personali. Questa consapevolezza deve diventare patrimonio comune, in una quotidianità che ci vede immersi nella nuova era digitale. In tal senso, occorre comprendere che è necessario porre molta attenzione al settore dell’automotive per implementare la sicurezza stradale a tutela di tutti i cittadini, oltre ad un uso più consapevole dei nostri device mobili, dei nostri computer e riguardo tutto ciò che utilizziamo a livello digitale. Viviamo in un contesto completamente connesso e dobbiamo usare al meglio i sistemi di protezione informatica per sostenere lo sviluppo tecnologico del Paese”.