Sandoz, biosimilari: risparmiati oltre 600 mln dal Sistema Sanitario Nazionale - Affaritaliani.it

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Sandoz, biosimilari: risparmiati oltre 600 mln dal Sistema Sanitario Nazionale

di Sofia Gabbanini

Forestiere (Sandoz): "La nuova indipendenza di Sandoz ci rende più forti nella nostra purpose: rendere le cure per i pazienti più accessibili e sostenibili"

Sandoz Italia: grazie ai biosimilari il Sistema Sanitario Nazionale risparmia oltre 600 milioni di euro

Sandoz, leader mondiale nella produzione di farmaci equivalenti e biosimilari, sta lasciando un'impronta significativa nel panorama della salute italiana, con stime che indicano oltre 600 milioni di euro risparmiati per il Sistema Sanitario Nazionale nel 2022. Da ottobre, l'azienda ha inaugurato una nuova era nella sua storia, rendendosi società indipendente inclusa nei principali indici di borsa SIX. Con un focus particolare sui farmaci biosimilari, Sandoz ha raggiunto una posizione di leadership in Italia, con ben 8 molecole già presenti sul mercato, piazzandosi al vertice del mercato biosimilari e tra i principali attori del settore farmaceutico italiano.

L'impatto sociale dei farmaci Sandoz in Italia è stato quantificato in 6,3 miliardi di dollari, riflettendo l'impegno dell'azienda nell'assicurare un accesso equo e sostenibile ai farmaci. IQVIA ha stimato come l'impegno dell'azienda si traduca poi in risparmi diretti e indiretti, generando minori spese per oltre 20mila euro a cittadino in Liguria e Toscana, grazie all'adozione dei biosimilari Sandoz.

Il 2022 ha visto Sandoz Italia raggiungere un fatturato di circa 350 milioni di euro, con circa 250 dipendenti dedicati a coprire una vasta gamma di aree terapeutiche (tra cui reumatologia, dermatologia, gastroenterologia, oncologia, nefrologia, cardiologia, neurologia e terapia del dolore) e 13.3 milioni di pazienti. Inoltre, Sandoz è entrata ufficialmente nell'area neurologica con il lancio di un generico per la Sclerosi multipla, preparandosi al debutto del primo biosimilare per questa patologia.

Il valore dei farmaci Sandoz è stato valutato anche attraverso un'analisi dell'impatto sociale condotta dall'istituto di ricerche economiche tedesco WifOR Institute. L'indagine tiene conto di parametri epidemiologici, sociali ed economici, evidenziando come i farmaci Sandoz influiscano positivamente sulla qualità della vita e sulla produttività dei pazienti. Un aspetto rilevante è la semplificazione delle terapie offerta da Sandoz, la quale contribuisce a migliorare la gestione di patologie comuni, come le cardiovascolari, ancora principale causa di morte in Italia. Il lancio nel 2022 del primo farmaco off-patent per l'ipercolesterolemia ha dimostrato di ridurre gli eventi cardiovascolari, generando un risparmio annuo stimato di circa 105 milioni di euro per il sistema sanitario nazionale.

Tra i farmaci Sandoz con maggiore impatto sociale vi sono quelli afferenti all’area del trattamento del dolore con un impatto calcolato in 2,23 miliardi di euro. Seguono i prodotti prescritti nell’area cardio con un impatto sociale di 1,5 miliardi di euro e, al terzo posto, i farmaci usati in immunologia con un impatto sociale di circa 690 milioni di euro.

Nel contesto degli equivalenti, Sandoz dedica il 40% delle sue attività al canale ospedaliero e il restante 60% al canale retail. L'azienda ha avviato il programma S+by Sandoz, mirato a supportare i farmacisti territoriali con iniziative incentrate su produttività, formazione e innovazione. La recente piattaforma S+bySandoz Academy offre corsi di formazione ai farmacisti, contribuendo alla diffusione di conoscenze nelle aree terapeutiche di oncologia, trattamento del dolore e cardiologia.

Sandoz ha inaugurato due nuove strutture in Europa, dimostrando il suo impegno nella fornitura di antibiotici a livello globale, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Sandoz Italia sta scrivendo un nuovo capitolo nella sua storia, combinando l'innovazione farmaceutica con un impatto sociale significativo, offrendo soluzioni terapeutiche sostenibili e contribuendo in modo tangibile all'efficienza del Sistema Sanitario Nazionale.

L'intervista di affaritaliani.it a Marco Forestiere, Country Head di Sandoz in Italia

 

"La nuova indipendenza di Sandoz ci rende sicuramente più forti nella nostra purpose, ovvero espandere le cure per i pazienti", ha dichiarato a margine dell'evento Marco Forestiere, Country Head di Sandoz in Italia. "A livello globale, Sandoz è un'azienda che si posiziona con un fatturato di 9.1 miliardi di dollari e che raggiunge ogni anno 500 milioni di pazienti. In Italia, l'azienda nel 2022 ha totalizzato 350 milioni di euro di fatturato, raggiungendo 13 milioni di pazienti". 

Sandoz è sicuramente una presenza importante, con 250 dipendenti e una distribuzione annua di più di 70 milioni di confezioni in Italia: "Nel panorama farmaceutico, siamo una delle 10 aziende per valore più importanti nel nostro Paese. Rinforziamo quella che è la nostra idea di sostenibilità del sistema sanitario e di espansione dell'accesso alle cure per il paziente". 

Per quanto concerne la mission, la "nuova" Sandoz, come specificato da Forestiere, continua a portare avanti i valori che da più di 150 anni la caratterizzano: "La direzione che seguiamo, per quanto riguarda il paziente, è quella di allargare le cure. Siamo leader mondiali nei biosimilari e negli equivalenti in area oncologica, e leader europei e italiani, oltre che in questi due settori, anche negli antibiotici". 

Per quanto riguarda l'impatto sociale di Sandoz, spiega Forestiere, lo si può valutare su due livelli: "In uno studio dello scorso anno, in ambito immunologico, è stato evidenziato che in Italia più di 130 mila pazienti eleggibili per le cure con i biologici non erano trattati. Noi vogliamo agire proponendo una cura più sostenibile e accessibile al paziente. Inoltre, garantiamo un risparmio di 600 milioni di euro (dato 2022 di IQVIA) con i soli nostri prodotti biosimilari al sistema sanitario nazionale. Infine, vogliamo portare innovazione e generare un dialogo con istituzioni e associazioni, per contribuire a far sì che il sistema sanitario sia sempre più sostenibile e aperto ai pazienti". 

Le dichiarazioni di Paolo Fedeli, Country Medical Director di Sandoz, ad affaritaliani.it

 

"Farmaci biosimilari ed equivalenti sono farmaci che noi definiamo, da un punto di vista regolatorio, off-patent", ha spiegato ai microfoni di affaritaliani.it Paolo Fedeli, Country Medical Director di Sandoz. "Arrivano quando l'originatore di riferimento ha perso l'esclusività brevettuale. La differenza consiste nel fatto che i farmaci equivalenti sono farmaci di sintesi chimica, che hanno determinati programmi di sviluppo, i quali consentono di validare la loro unicità da un punto di vista chimico, fisico o da un punto di vista farmacologico. Di conseguenza, possono dimostrare un comportamento uguale rispetto al farmaco originatore di riferimento".  

Per quanto riguarda invece il biosimilare, come sottolineato da Fedeli, è un farmaco biologico con un comportamento sovrapponibile a quello dell'originatore di riferimento, ma il contesto biologico crea una maggiore variabilità: "Il progetto di ricerca e sviluppo di un farmaco biosimilare passa da una caratterizzazione chimica e fisica, ma anche da una prova in vivo sul paziente". 

Per quanto riguarda le aree terapeutiche coperte da Sandoz, Fedeli ha dichiarato: "Ci stiamo concentrando su sei aree terapeutiche principali, che sono oncologia, immunologia, endocrinologia (con anche la parte nefrologica), terapia del dolore e cardiovascolare, con un'offerta in termini di farmaci biosimilari e di farmaci equivalenti. Nel prossimo futuro continueremo a irrobustire la proposta in ambito di terapia del dolore e di terapia cardiovascolare. Soprattutto, a seguito della ricerca e dello sviluppo in ambito di biosimilari, andremo ad allargare la nostra proposta immunologica, ad entrare nel settore oftalmologico e, nel giro di 18 mesi, anche in quello della salute dell'osso".