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Economia
Ok di Fca alla fusione con Psa. Elkann: "Da noi capitali e coraggio"

Via libera quasi unanime dell'assemblea degli azionisti di Fiat Chrysler alla fusione con Psa, che porterà alla nascita del gruppo Stellantis. L'aggregazione con la società francese è stata approvata dai soci di Fca con il 99,15% dei voti.

FCA-PSA: ELKANN, 'COME AZIONISTI RIFERIMENTO ABBIAMO FORNITO CAPITALI E CORAGGIO' - 'Il ruolo di azionisti di riferimento che abbiamo svoltoda oltre un secolo è stato determinante, fornendo capitali e coraggio,sia in tempi buoni che in tempi difficili''. Lo ha sottolineato ilpresidente di Fca, John Elkann nel suo intervento all'assembleastraordinaria di Fca per deliberare la fusione paritetica con Psa per lanascita di Stellantis. ''La mia famiglia - ha ricordato Elkann - hafondato Fiat più di un secolo fa. Da allora, nel nostro ruolo diazionisti di riferimento, è sempre stata nostra responsabilità fornireil capitale e il coraggio che hanno consentito alla nostra azienda, intempi prosperi come in tempi bui, di crescere e avere successo''. ''Lanostra lunga esperienza dimostra che i momenti segnati dai cambiamentipiù profondi sono quelli che offrono le migliori opportunità. In questeoccasioni, il nostro impegno di proprietari sempre presenti e dedicati,insieme allo spirito imprenditoriale del nostro fondatore, si sonorivelati decisivi'', ha proseguito Elkann.

FCA-PSA: MANLEY, 'STELLANTIS AVRA' POSIZIONE GEOGRAFICA BILANCIATA E MARCHI ICONI' - ''Uno dei benefici della fusione è rappresentato dalla notevole dimensione che Stellantis assumerà''. Così il ceo di FCA, Mike Manley intervenendo nell'assemblea straordinaria dei soci di FCA chiamati ad approvare la fusione con Psa che darà vita a Stellantis. "Insieme, nel 2019 FCA e Psa - ha ricordato Manley - hanno venduto un totale di 8,1 milioni di veicoli in tutto il mondo, che se fossero stati venduti come singola entità avrebbero reso Stellantis il quarto maggiore costruttore per volume del settore automotive''. ''Guardando il 2019 dal punto di vista finanziario, - ha proseguito - se aggregassimo semplicemente i risultati di FCA e quelli di Psa escludendo Faurecia, otterremmo un fatturato superiore a 165 miliardi di euro, un utile operativo adjusted appena inferiore a 12 miliardi di euro, un margine operativo adjusted pari al 7% circa e un free cash flow operativo relativo al segmento automotive di oltre 5 miliardi di euro''. ''Stellantis - ha quindi osservato Manley - assumerà una distribuzione geografica ben bilanciata. Combinando l'eccellente posizione di Psa in Europa con la forza di FCA in Nord America e America Latina, la nuova società avrà una presenza globale equilibrata e redditizia. Questo aiuterà a minimizzare l'impatto delle flessioni cicliche che possono verificarsi in una regione specifica. Inoltre, la fusione creerà delle opportunità per ridisegnare la strategia combinata del gruppo in altre regioni geografiche, inclusa la Cina''. ''In più, Stellantis disporrà di un ampio portafoglio di marchi iconici. Sto parlando di marchi come Jeep, Peugeot, Fiat, Opel, Ram, Citroën e Maserati, solo per citarne alcuni. Quasi tutti i marchi delle due società esistono da oltre 75 anni, alcuni da più di 120 anni, ognuno di essi affonda solide radici nel territorio nazionale e, in alcuni casi, raggiunge una portata globale. Grazie a questa ricca gamma di marchi consolidati e complementari tra loro, Stellantis sarà competitiva in tutti i segmenti chiave, dalle auto di lusso ai modelli premium, dalle autovetture tradizionali ai Suv, dai camion ai veicoli commerciali leggeri, con una copertura completa del mercato'' ''Tutto ciò offre ampie opportunità di convergenza delle piattaforme, standardizzazione dei ricambi e altre efficienze a livello di investimenti che la fusione è in grado di generare. Inoltre, altro punto che ha contribuito in modo significativo al successo delle aggregazioni è che ciascuna azienda ha avuto la capacità di integrare rapidamente ed efficacemente culture diverse, e creare dei leader internazionali. Pertanto, siamo pronti e preparati a realizzare con successo questa fusione e apportare un valore significativo a tutti i nostri stakeholder, vale a dire i nostri dipendenti, i nostri clienti e i nostri azionisti', ha concluso Manley.

OK ALLA FUSIONE ANCHE DA PSA - L'assemblea dei soci con voto doppio di Psa ha formalmente approvato il progetto di una fusione con Fca. Il via libera dagli azionisti che detengono azioni registrate in loro nome per almeno quattro anni consecutivi e' arrivato dopo un'assemblea lampo. "E' un momento storico". Ad affermarlo è il presidente del consiglio di gestione del gruppo Psa, Carlos Tavares, nel corso dell'assemblea degli azionisti di Psa. "Di fronte a noi c'è una sfida importante che è la difesa della libertà di mobilità dei nostri cittadini: sicurezza, prezzi convenienti e meno inquinante", aggiunge Tavares. Uno dei primi obiettivi di Stellantis sarà "realizzare 5 miliardi di sinergie l'anno". Una combinazione delle due storiche case automobilistche, ha aggiunto nell'assemblea dei soci con voto doppio di Psa, risponde alle "sfide e alle opportunita' del futuro". 

Fca-Psa: e' il giorno del matrimonio, nasce Stellantis

E' così arrivato l'atteso giorno delle 'nozze' tra Fca e Psa che dara' vita al gruppo Stellantis. Un matrimonio che alle quotazioni attuali unisce il gruppo italiano e quello francese in una maxi fusione da 44 miliardi di capitalizzazione a fine 2020. Occhi puntati anche sulla Borsa (all'ultima seduta, il 30 dicembre scorso, le azioni della casa italiana avevano chiuso a 14,66 euro per azione), per vedere come andrà la reazione del mercato. Oggi quindi il passaggio cruciale con le due case automobilistiche che hanno convocato - a porte chiuse per le restrizioni legate al Covid - le rispettive assemblee degli azionisti.

La strada per arrivare al consolidamento, che l'ex ad di Fca Sergio Marchionne vedeva fondamentale per il settore auto, fra cambi di paradigma e investimenti miliardari, e' stata lunga e non sempre lineare. I primi abboccamenti, infatti, hanno visto protagonista proprio il compianto manager italo-canadese e Carlos Tavares, l'ad di Psa che guidera' il nuovo gruppo. Di fronte agli ostacoli, pero', il Lingotto ha flirtato coi cinesi di Geely prima e con i coreani di Hyundai poi, per arrivare a un passo da una fusione con Renault, saltata quando la strada sembrava ormai in discesa, per tornare, infine, al tavolo con Psa Peugeot e a un matrimonio che fara' nascere Stellantis, di cui il primo azionista sara' la Exor della famiglia Agnelli, che controllera' il 14,4% del nuovo player dell'auto. Dietro al gruppo guidato dall'erede dell'Avvocato, John Elkann, ci saranno la famiglia Peugeot, lo stato francese (attraverso Bpi) e i cinesi di Dongfeng: saranno loro i principali soci di Stellantis, che avra' sede in Olanda, dove gli azionisti potranno sfruttare i diritti sul voto multiplo, stringendo la presa sul gruppo. 

I galloni di amministratore delegato rimarranno a Carlos Tavares, attuale guida di Psa: sara' lui a guidare una casa automobilistica il cui fatturato potrebbe sfiorare i 200 miliardi e i 9 milioni di veicoli l'anno. Se il manager sara' l'undicesimo uomo in un consiglio d'amministrazione altrimenti diviso pariteticamente fra l'anima italo-americana e quella francese, a presiedere il board rimarra' Elkann. Un ruolo cruciale lo avra' anche Mike Manley: dopo aver preso sulle proprie spalle, come numero uno di Fca, l'ingombrante eredita' di Marchionne, il manager - protagonista in passato del rilancio del marchio Jeep - si occupera' del redditizio e cruciale mercato americano. Il voto dei soci dei due gruppi, ovviamente, sara' un passaggio fondamentale in vista della fusione, che Fca e Psa Peugeot vogliono chiudere entro il primo trimestre. L'accelerazione, annunciata lo scorso autunno, sembra legata alla convinzione che l'Antitrust Ue dara' il proprio via libera al matrimonio grazie anche agli aggiustamenti messi in campo dai due gruppi su diversi fronti, a partire da quello dei veicoli commerciali leggeri.

 

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