Economia
Petrolio, Biden sfida l'Opec+: 50 mln di barili contro i rincari energetici

Alla fine è stato annunciato: il numero uno degli Stati Uniti, d'accordo con diverse potente mondiali, ha rilasciato 50 milioni di barili di petrolio
Petrolio, la mossa di Biden: resi disponibili 50 milioni di barili per "compattare" i prezzi. É attacco alla Opec+
Biden ha dato l’ok. Il numero uno della Casa Bianca ha annunciato che il Dipartimento dell’Energia Usa renderà disponibili 50 milioni di barili di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve. Il motivo? “Abbassare i prezzi dell’energia e affrontare il disallineamento tra la domanda che esce dalla pandemia e l’offerta”.
Ma come verrà organizzata questa delicatissima operazione per riuscire a gestire al meglio, tra gli altri, anche il problema dell’inflazione? Dei 50 milioni di barili di petrolio che verranno resi disponibili dagli Usa, ben 32 milioni saranno rilasciati dalla Strategic Petroleum Reserve nei prossimi mesi, con la previsione che il petrolio alla fine tornerà nelle riserve negli anni a venire. I restanti 18 milioni costituiranno, invece, un'accelerazione, sempre nei prossimi mesi, di una vendita di petrolio che il Congresso aveva precedentemente autorizzato.
Come scrive La Stampa, questa mossa da parte di Biden era attesa da giorni, ma si tratta comunque di un’azione storica, senza precedenti. Rendere disponibili 50 milioni di barili, infatti, è un vero e proprio attacco frontale a Opec+, accusata di essersela presa con troppa “calma” e non aver incrementato efficacemente l’offerta di petrolio (portata “solo” a 400.000 barili in più al mese).
Comunque, l’operazione messa in atto dal Presidente degli Stati Uniti rientra nel piano messo a punto con Cina, India, Giappone e Regno Unito atto, appunto, a compattare i prezzi dell’energia. Dall’annuncio dell’operazione, “stiamo già vedendo l'effetto di questo lavoro sui prezzi del petrolio", scrive la Casa Bianca in un comunicato, sottolineando che nelle ultime settimane i prezzi del petrolio sono scesi di quasi il 10%.
Infatti, i future sul greggio Brent di gennaio 2022 hanno raggiunto i 79,68 dollari al barile, scambiando sostanzialmente sulla parità. I prezzi hanno però fatto un balzo significativo dopo l'annuncio del presidente USA, in quanto prima perdevano circa il 5% a quota 79 dollari. I future sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) di gennaio 2022 scambiano in ribasso di 0,36 dollari, o dello 0,44%, a 76,40 dollari al barile. In questo caso, i prezzi erano allineati a 75,7 dollari al barile prima dell'annuncio di Biden.