Pnrr, via libera della Corte di Conti: “Obiettivi ok ma nel 2024 spesa lentissima al 33% delle risorse disponibili” - Affaritaliani.it

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Pnrr, via libera della Corte di Conti: “Obiettivi ok ma nel 2024 spesa lentissima al 33% delle risorse disponibili”

Approvata la relazione sul secondo semestre 2024: “Avanzamento al 54%, Enti locali e PA in lieve difficoltà”

Economia ​​​​​ di Redazione

Pnrr, via libera della Corte di Conti: “Obiettivi ok ma nel 2024 spesa lentissima al 33% delle risorse disponibili”

Le Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti hanno approvato la Relazione semestrale sullo stato di attuazione del Pnrr (secondo semestre 2024), fornendo un quadro complessivo dell’avanzamento del Piano da diverse angolazioni. Tuttavia l’avanzamento finanziario stenta a mantenere il ritmo prefissato e a fine 2024 il livello della spesa ha superato i 63,9 miliardi, circa il 33% delle risorse del Piano.

Tasso di avanzamento al 54%

Nel dettaglio, si legge, "risultano tutti conseguiti i 67 obiettivi europei in scadenza al secondo semestre 2024, raggiungendo così un tasso di avanzamento del 54% nel percorso complessivo (+11 punti rispetto al semestre precedente). Parimenti elevati i risultati con riguardo agli step procedurali nazionali con finalità di monitoraggio interno" (tasso di raggiungimento al 76%). "Significativi" sono anche gli avanzamenti segnati sul fronte delle riforme.

La spesa della risorse "stenta a mantenere il ritmo prefissato"

Se il raggiungimento degli obiettivi europei previsti nel percorso attuativo risulta in linea con le scadenze concordate, "l’avanzamento finanziario, come già messo in luce in occasione di precedenti relazioni - prosegue la relazione - stenta a mantenere il ritmo prefissato. A fine 2024, il livello della spesa ha superato i 63,9 miliardi, circa il 33% delle risorse del Piano e circa il 73% di quelle che erano programmate entro il 2024. L’incremento registrato nell’ultimo anno è di 18,8 miliardi (+12 punti percentuali sul 2023), solamente il 44% di quanto previsto per il 2024 nel cronoprogramma aggiornato. Al netto delle misure consistenti in crediti d’imposta (piano Transizione 4.0 e Superbonus 110%) il dato di avanzamento della spesa scenderebbe al 21,9%".

Una misura su 3 è indietro nella spesa

Il 71% delle misure del Piano con dotazione finanziaria - prosegue la Corte dei Conti nella relazione - mostra un avanzamento di spesa al di sotto della soglia del 25%, poco meno del 45% non supera un tasso di progresso del 10%. Da ciò emerge con evidenza lo sforzo richiesto negli ultimi semestri del Pnrr a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione delle iniziative progettuali, per assicurarne la finalizzazione nei tempi previsti, in particolare per gli interventi delle missioni 5 “Inclusione e coesione” e 6 “Salute”.

Bene scuola e università, Agenzie e amminstrazioni locali indietro

Nella lettura per tipologia di soggetto attuatore, si posizionano più avanti del dato medio nel percorso di attuazione della spesa: le istituzioni appartenenti al settore scolastico e universitario (rispettivamente +22,8 e +13,7 punti percentuali), insieme alle società pubbliche (+7,4%). Risultano, invece, caratterizzate da tassi di avanzamento inferiori a quello medio sia le misure in capo alle Amministrazioni centrali e alle Agenzie (entrambe -8%) sia quelle affidate alle Amministrazioni locali, seppur queste ultime con scostamenti negativi più contenuti (-3,2%)

Le anticipazioni di cassa stimolano le richieste

Il sistema delle anticipazioni di liquidità si è finora dimostrato uno strumento utile per assicurare ai soggetti attuatori le disponibilità di cassa funzionali all’esecuzione delle iniziative progettuali. L’innalzamento del tetto ordinario dell’anticipazione ha portato ad un aumento delle richieste di erogazioni, pur residuando ulteriori margini per trasferimenti rispetto alla soglia del 30%. In dettaglio, il totale delle somme erogate in anticipazione nel periodo 2021-2024 è pari a 27,1 miliardi, con un trend crescente nel tempo (0,6 miliardi nel 2021, 7,5 miliardi nel 2022, 8,4 miliardi nel 2023 e 11,3 miliardi nel 2024). In media, il tasso di anticipazione si è attestato al 23,2% delle dimensioni finanziarie delle singole misure. Gli anticipi hanno dato ampia copertura alle somme spese (oltre il 77% di quanto speso, percentuale che sale a poco meno dell’87% se si tiene conto delle somme rimborsate nello stesso periodo a fronte di rendicontazioni e di saldi finali). Con l’avanzare delle iniziative di investimento, l’atteso incremento del livello di spesa potrà trovare adeguato sostegno finanziario grazie alla nuova disposizione dell’art. 18-quinquies del d.l. n. 113/2024, volta ad accelerare i trasferimenti intermedi a rimborso delle spese sostenute, attraverso una consistente semplificazione dell’iter della rendicontazione.

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