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Economia
Portogallo, la sinistra di Governo chiude le porte ai pensionati stranieri

Portogallo, stop alle esenzioni fiscali per i pensionati stranieri

 

La decisione è stato un fulmine a ciel sereno. Il Portogallo ha deciso di porre fine ai benefici fiscali  che, dal 2012 gli hanno permesso di attirare capitali, far girare l’economia e di muovere all’insù un Pil molto depresso.Lo stop inizierà con il primo gennaio 2024. Sotto la pressione di una sinistra ideologica e di una politica che è stata già dall’inizio poco lungimirante su questo tema, il primo ministro Antonio Costa ha dovuto mettere fine non solo alle agevolazioni dello zero per cento ma pure al 10% riservato, dal 2020, ai nuovi arrivati. Un’operazione questa che, partita nel 2012 aveva permesso al Paese, naturalmente meraviglioso ma ai tempi economicamente traballante, di svoltare verso un futuro economico un più roseo. E adesso il Governo ha deciso lo stop. I portoghesi, anzi in particolare il Governo portoghese, ha scelto in meno di 24 ore di fare a meno di tutti i soldi dei pensionati stranieri, francesi, inglesi, italiani e di altre nazionalità.

Portogallo, idea giusta quella portoghese ma gestita non bene fin dall'inizio

Certo che una decisione di tasse a zero ( fin dall’inizio impropria ed eticamente sbagliata) avrebbe dovuto essere gestita dalla politica in maniera più lungimirante. E’ vero che non pagare tasse è qualcosa di eticamente sbagliato, sa davvero di paradiso fiscale. Sarebbe bastato fare un 10% di tassazione fin dall’inizio ( gli stessi pensionati portoghesi già lo pagano) e la misura sarebbe stata “digerita” molto meglio. In più la politica avrebbe dovuto gestire il tutto in maniera più "intelligente" cercando di evitare la speculazione indiscriminata e difendendo il ceto medio/basso. Quello, per intenderci, costretto, per una settimana di vacanza, o ad affittare la propria casa per guadagnare qualcosa o ad affittare un due camere, per una settimana al mare, magari in due famiglie. Forse il Governo avrebbe potuto già da subito controllare con più rigore l'immediata speculazione selvaggia degli affitti brevi a prezzi spropositati, tassare e controllare maggiormente le rendite immobiliari o evitare di dare gli odiati “visti d’oro” ai grandi compratori stranieri. Un qualcosa che è stato fatto, ormai a danno compiuto, con l’ultima legge delle “Casas mas barata para todos”.

Portogallo, un speculazione selvaggia di immobiliaristi di ogni tipo,costruttori senza scrupoli e agenzie

La realtà invece ha portato ad una speculazione selvaggia  sostenuta da  immobiliaristi di ogni tipo, costruttori senza scrupoli e agenzie che hanno cavalcato l’onda della gallina dalle uova d’oro facendo credere a molti che l’Eldorado era appena cominciato e non avrebbe avuto mai fine. Tra il 2012 e il 2021 il costo degli immobili è aumentato del 78% in Portogallo, rispetto al 35% nell’intera Unione Europea. Nel secondo trimestre del 2023, gli affitti sono saliti di un altro 11% su base annua. Era curioso e soprendente vedere come i costi degli stessi fossero più alti in Algarve che nella stessa Milano, Parigi o Monaco. Il tutto sulla pelle dei tanti portoghesi che da anni hanno stipendi fermi e mediamente guadagnano sui 800 euro mensili. E’ chiaro che un minimo di “incazzatura” potessero averla e l’hanno dimostrata con manifestazioni in tutto il paese. «Il mantenimento di tale misura in futuro equivarrebbe a prolungare una misura di ingiustizia fiscale ingiustificata, e sarebbe un modo indiretto per continuare ad aumentare i prezzi nel mercato immobiliare» ha dichiarato Costa per motivare la decisione che comunque mantiene i diritti acquisiti di chi li ha.

Portogallo, tanti paesi accoglieranno a braccia aperte i nomadi fiscali

Oltre 10.000 persone ( numero al ribasso) tra pensionati francesi, britannici o italiani, stabiliti soprattutto nella regione di Lisbona o in  Algarve hanno potuto beneficiare di tasse a zero. Ed adesso cosa succederà ?Per i pensionati, nomadi fiscali praticamente nulla. Se ne andranno in altri lidi che non vedono l’ora di accoglierli a braccia aperte. Primi fra tutti l'Albania, rigenerata e proiettata verso un futuro turisticamente "esplosivo". Per il Portogallo i prezzi degli affitti e degli immobili si abbasseranno, i costruttori ridurranno le loro richieste e la bolla immobiliare scoppierà alla grande. In assenza di russi, di europei con un po’ di liquidazione chi comprerà a prezzi lievitati? E in Portogallo, a differenza di Dubai, non c’è la famiglia dell’emiro a ripianare tutti i crack dei molti costruttori troppo "azzardosi". Certo è che, ad un paese che vive di turismo, togliere certi introiti garantiti tutto l’anno, non farà certo bene. Ma per il “ sinistrismo” portoghese è un momento di festa, ora puo’ applaudire al ritrovato “grigiore economico”.

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