Economia
Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato

Poste Italiane, nel 2016 forte crescita del fatturato. I ricavi totali consolidati sono di € 33,1 miliardi, con un aumento del 7,7% dagli € 30,7 miliardi 2015
Poste Italiane, forte crescita del fatturato nel 2016
Poste Italiane archivia il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato e di margini. I ricavi totali consolidati sono di € 33,1 miliardi, con un aumento del 7,7% dagli € 30,7 miliardi del 2015. Il risultato operativo consolidato è pari a € 1.041 milioni, +18,3% (era a € 880 milioni nel 2015). L'utile netto consolidato si attesta a € 622 milioni, +12,7% (era di € 552 milioni nel 2015). È stato proposto un dividendo di € 0,39 per azione da sottoporre ad approvazione assembleare. Le masse gestite/amministrate sono di € 493,3 miliardi, +3,7% (erano di € 475,9 miliardi al 31.12.2015). La posizione finanziaria netta industriale ha un avanzo di € 893 milioni (era di € 307 milioni al 31.12.2015). Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. (“Poste Italiane”), presieduto da Luisa Todini, ha esaminato e approvato in data odierna la Relazione Finanziaria Annuale 2016, redatta in conformità ai criteri di rilevazione, misurazione e classificazione stabiliti dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS).
Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato. Il commento di Francesco Caio, Amministratore Delegato e Direttore Generale
Francesco Caio, Amministratore Delegato e Direttore Generale, ha così commentato: “Poste italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato e margini, consolidando il percorso di cambiamento e sviluppo avviato nel 2014. A livello consolidato i ricavi superano € 33 miliardi con una crescita rispetto al 2015 del 7,7%; il margine operativo supera il miliardo (€ 1.041 milioni) in crescita del 18,3%. L’utile netto cresce del 12,7% a € 622 milioni. Come annunciato al momento della quotazione, anche per il 2016 l’azienda distribuirà un dividendo equivalente all’80% dell’utile netto pari a € 0,39 per azione in crescita del 15%. Ai risultati del Gruppo hanno contribuito tutti i settori di business che hanno perseguito con efficacia le priorità d’investimento e sviluppo del Piano industriale: nei servizi postali è stata avviata la realizzazione del nuovo modello di recapito, mentre nel comparto pacchi, Poste Italiane ha guadagnato quota di mercato con una crescita di volume di oltre il 12%. Il BancoPosta ha raggiunto un livello di ROE (ritorno sul capitale) del 29% e nel settore delle assicurazioni, Poste Vita è cresciuta del 9% in termini di Premi raccolti. Il totale delle masse di risparmio amministrato e gestito ha raggiunto € 493 miliardi, in crescita del 3,7%. Dal 2014, anno in cui è stato presentato il piano industriale quinquennale, l’azienda ha aumentato il suo fatturato di quasi il 16%, il suo margine operativo del 50% e l’utile netto si è quasi triplicato. Questi risultati dimostrano la validità delle scelte strategiche e la capacità dell’azienda di tradurle, attraverso l’azione gestionale del suo team di management e l’impegno di tutte le sue persone, in risultati operativi ed economici e finanziari; in costante dialogo e relazione con le istituzioni, i regolatori e i territori nella quale è fortemente radicata. Come annunciato al momento della presentazione del Piano Poste 2020, Poste Italiane ha saputo intraprendere in questi anni un percorso di sviluppo teso a coniugare due aspetti: da una parte obiettivi di crescita, innovazione e orientamento al cliente - sulla cui base gli investitori anche internazionali hanno partecipato alla quotazione in Borsa; dall’altra la conferma della sua missione sociale che ne ha sempre caratterizzato il profilo, mantenendo e rafforzando la presenza capillare nel territorio per assicurare prossimità e inclusione alle comunità e ai cittadini di tutto il Paese. Questi risultati costituiscono ora una base molto robusta per proseguire nell’attuazione del piano industriale 2020”.
Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato. Il miglioramento dell'offerta
Con riferimento alle reti di distribuzione, nel corso del 2016 è proseguito il processo di rinnovamento e digitalizzazione degli uffici postali attraverso il roll-out della connettività wi-fi su oltre 3.200 uffici postali dall’inizio del progetto e l’installazione del sistema “nuovo gestore attese” già presente in oltre 1.700 uffici: il tempo medio di attesa negli uffici con gestore attese, pari a 8,6 minuti nel 2016, ha registrato una riduzione rispetto all’anno precedente del 27%. Con tali iniziative continua il progetto di miglioramento dei servizi offerti alla clientela, così come l’apertura sul territorio nazionale di sportelli multilingue in 23 Uffici Postali che semplificano l’approccio al Gruppo da parte dei “nuovi Italiani”. Nell’ottica di efficientamento e riqualificazione delle risorse umane prevista dal Piano industriale, nel 2016 hanno avuto luogo circa 1.500 inserimenti (comprensivi di oltre 500 conversioni da part-time a full-time), mentre l’organico complessivo medio del Gruppo si è ridotto di circa 2.500 unità rispetto al 2015. Inoltre, 5.700 persone hanno aderito al previsto programma di prepensionamento e, al 31 dicembre 2016, sono uscite dal Gruppo. Al personale del Gruppo sono state erogate oltre 3 milioni di ore di formazione.
Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato. I servizi finanziari
Per quanto riguarda i servizi finanziari, il totale ricavi è risultato pari a € 5,8 miliardi, in crescita rispetto a € 5,6 miliardi del corrispondente periodo del 2015, per effetto del provento non ricorrente di € 121 milioni derivante dalla cessione della partecipazione nella Visa Europe Ltd e delle fee di distribuzione di prodotti di finanziamento. L’incremento dei proventi derivanti dalla gestione attiva del portafoglio titoli del patrimonio Bancoposta ha compensato i minori ricavi e proventi ascrivibili in gran parte alla contrazione dei rendimenti di mercato. Il risultato operativo si è ridotto del -10,4% rispetto al 2015 (€ 907 milioni) ed è stato pari a € 813 milioni. A fronte del menzionato andamento dei ricavi, la contrazione è da ascriversi principalmente ai maggiori costi di distribuzione, legati al disciplinare interno per la remunerazione dei servizi resi dalla Rete Commerciale, e ai maggiori accantonamenti dovuti all’iniziativa di tutela a favore dei clienti che hanno investito nei Fondi Immobiliari, collocati da Poste Italiane nel periodo dal 2002 al 2005.
Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato. I servizi assicurativi e risparmio gestito
Sul fronte servizi assicurativi e risparmio gestito, il totale ricavi, comprensivo dei proventi diversi dell’operatività assicurativa, è risultato pari a € 23,8 miliardi, in crescita del 10,8% rispetto al precedente esercizio (€ 21,5 miliardi), per 1,7 miliardi dovuta a maggiori premi lordi raccolti. Nello specifico, Poste Vita, leader italiano nel settore assicurativo con riserve tecniche pari a € 113,5 miliardi (€ 100,2 miliardi a fine dicembre 2015) ha realizzato una raccolta premi per circa € 19,8 miliardi (€ 18,1 miliardi del 2015), principalmente grazie alla commercializzazione di prodotti di ramo I e, in via residuale, prodotti di ramo III e V. Il summenzionato incremento della raccolta premi trova fisiologica compensazione nell’incremento delle riserve tecniche assicurative. Il risultato operativo è stato pari a € 636 milioni, in crescita del 24,7% rispetto all’esercizio 2015 (€ 510 milioni) principalmente grazie all’incremento degli impieghi assicurativi su cui Poste Vita matura commissioni in parte ricorrenti.
Poste Italiane chiude il 2016 con risultati in forte crescita di fatturato. I servizi postali e commerciali
Per quanto riguarda i servizi postali e commerciali, il totale ricavi è risultato pari a € 8,4 miliardi (comprensivi di € 4,5 miliardi di ricavi captive, principalmente per servizi di distribuzione), in aumento dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2015 (€ 8,2 miliardi). Il calo dei ricavi da terzi per i servizi postali di Corrispondenza, che ridotto rispetto all’esercizio precedente (-1,9%, rispetto al -5,4% nell’esercizio 2015), si correla all’attesa riduzione dei volumi dei prodotti postali. L’esercizio 2016 ha beneficiato degli effetti degli adeguamenti tariffari introdotti a partire da dicembre 2014 e dalla rilevazione di compensi (€ 109 milioni) a parziale copertura dell’onere del Servizio Universale, sospesi in esercizi precedenti e previsti da nuovi stanziamenti nel Bilancio dello Stato dovuti ai pregressi impegni contrattuali del Ministero dell’Economia e delle Finanze - MEF. Il menzionato rallentamento della tendenza sfavorevole dei ricavi è legato anche all’avvio della messa in atto di azioni manageriali finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi postali tradizionali e all’efficientamento dei relativi processi industriali.