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Economia
Prosek croato, ok dall'Ue. Sdegno bipartisan in Italia: “Decisione scandalosa"

Vino, Ue: 2 mesi per opporsi a "Prosek", omonimia è consentita 

La Commissione europea ha valutato "la conformità ai requisiti di ammissibilità e validita'" della "domanda di protezione della menzione tradizionale Prosek presentata dalla Croazia" e "procederà ora alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea". Ma "tutte le parti interessate disporranno di un termine di due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione per presentare un'obiezione motivata". E' quanto ha affermato il commissario all'Agricoltura, Janusz Wojciechowski, nella risposta a un'interrogazione parlamentare presentata da oltre venti eurodeputati, quasi tutti italiani ed esponenti di diversi partiti.

I parlamentari si sono rivolti alla Commissione lo scorso 15 luglio in quanto preoccupati dalla somiglianza tra i nomi Prosek e Prosecco, che potrebbe trarre in inganno i consumatori e danneggiare il vino made in Italy. Prima del riconoscimento finale del vino Igp, la Commissione "analizzerà le eventuali obiezioni ricevute e adotterà una decisione finale sulla domanda tenendo conto di tutti gli elementi a sua disposizione".

Il commissario all'Agricoltura ha precisato che "la sola omonimia non è ritenuta un motivo sufficiente per respingere una domanda". "Due termini omonimi - ha ricordato Wojciechowski - possono coesistere a determinate condizioni, in particolare tenendo debitamente conto degli usi locali e tradizionali e del rischio che il consumatore possa confondersi". "Le norme - ha concluso il commissario - garantiscono correttezza ed equita' tra tutte le parti e mirano ad evitare etichettature che inducano in errore i consumatori". 

Consorzio Prosecco Docg: da Ue decisione sconcertante 

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE della domanda di registrazione del prodotto croato denominato Prosek è sconcertante". Lo afferma la presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Elvira Bortolomiol. "L'impegno e la fatica dei viticoltori del Conegliano Valdobbiadene sono concretamente minacciati, cosi' come lo e' un prodotto simbolo del made in Italy", ha aggiunto. "Dobbiamo fare squadra per proteggere il nostro prodotto e il nome Prosecco ma anche per non creare pericolosi precedenti. L'Italia e' ricca di prodotti simbolici amati in tutto il mondo e la loro difesa e' fondamentale per l'economia italiana", ha concluso. 

Zaia: pronti a fare ricorso contro il Prosek croato 

La scelta dell'Unione Europea di dare un via libera al Prosek croato lascia "senza parole". A dirlo all'Agi è il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. "Di questa Europa non sappiamo cosa farcene, perché non difende l'identità dei suoi territori", ha aggiunto. A Bruxelles, spiega Zaia, che è stato anche ministro dell'Agricoltura, dovrebbero "conoscere la storia del Prosecco", che "ha avuto tutti i riconoscimenti formali dall'Europa anche rispetto alla tutela del suo nome". Oltre a questo, ricorda Zaia, c'è stato "il riconoscimento Unesco, tanto è vero che si chiamano le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobiaddene: discuteremo anche il nome di un sito patrimonio dell'umanità?", si chiede Zaia. "Così non si difende l'agricoltura, non si difendano gli investimenti e soprattutto cosi' si mortifica la storia e l'identità di un territorio. spero che ci siano gli strumenti per ricorrere, la Regione farà la sua parte", ha concluso il presidente del Veneto. 

Vino, Coldiretti: decisione su Prosek scandalosa, va fermata 

Il via libera dell'Ue al Prosek croato "contraddice anche in maniera clamorosa la recente sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che ha dichiarato illegittimi proprio i nomi truffa che evocano in modo strumentale ed ingannevole prodotti a denominazione di origine riconosciuti e tutelati dall'Unione Europea come la star delle bollicine italiane". Così secondo Coldiretti la scelta di Bruxelles rovina anche il record storico dell'export di Prosecco nel mondo, cresciuto del 35% nei primi sei mesi del 2021. Il commento dell'associazione arriva dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della richiesta della Croazia di protezione della menzione tradizionale "Prosek", fatta dal Commissario Ue all'Agricoltura Wojciechowski in risposta a due interrogazioni parlamentari da parte di diversi eurodeputati. 

"E' necessario fare presto per fermare una decisione scandalosa che colpisce il vino italiano più venduto nel mondo", spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. "Si tratta di un precedente pericoloso che rischia anche di indebolire la stessa Ue nei rapporti internazionali e sui negoziati per gli accordi di scambio dove occorre tutelare la denominazione prosecco dai falsi come in Argentina e Australia", aggiunge.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta - riferisce la Coldiretti - "tutte le parti interessate disporranno di un termine di due mesi a decorrere dalla data di pubblicazione per presentare un'obiezione motivata che la Commissione analizzera' prima di adottare una decisione finale".

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