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Sinatra (Univendita): “Il Pnrr pensa poco ai giovani imprenditori"
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Sinatra (Univendita): “Il Pnrr pensa poco ai giovani imprenditori"

“Il Pnrr prevede 6 miliardi per le politiche attive del lavoro e il sostegno all’occupazione ma nulla è sostanzialmente destinato all’autoimpiego e all’imprenditoria giovanile - ha dichiarato il Presidente di Univendita, Ciro Sinatra -. Bisogna intraprendere un percorso che favorisca i giovani imprenditori e quelli che ambiscono a diventare tali, perché promuovere l’autoimprenditorialità giovanile in termini di politiche, progetti e risorse significa, in ultima istanza, contribuire allo sviluppo dell’occupazione di cui il nostro Paese è carente”.

L’Italia, pur con alti tassi di disoccupazione giovanile, intende destinare poco più del 7% delle risorse del Pnrr alle politiche giovanili, accomunandosi così alla Grecia e distanziandosi da Spagna e Germania, le quali invece prevedono di allocare rispettivamente l’11,7% e il 9,5%.

In merito alla dimensione occupazionale, spiccano i dati di Univendita, la maggiore associazione del settore della vendita a domicilio, in controtendenza rispetto a quelli di molti altri settori economici: nel 2020, infatti, hanno scelto la vendita a domicilio oltre 165.000 persone, un dato in aumento del 3,5% rispetto al 2019, e quasi un terzo dei venditori (il 31,8%) è composto da giovani lavoratori autonomi di età compresa tra i 18 e i 34 anni.

“L’attività di incaricato alla vendita a domicilio è certamente una opportunità occupazionale inclusiva e senza barriere all’entrata, elementi che la rendono una scelta particolarmente valida in un momento così complicato per il mercato del lavoro - continua il presidente Sinatra”. Va detto però che, nell’interesse del Paese, il Pnrr deve prevedere più risorse per le giovani generazioni: occorre mettere in campo misure specifiche che favoriscano l’autoimpiego e l’imprenditorialità giovanile, anche in considerazione dell’impatto economicamente asimmetrico che ha avuto la pandemia sui lavoratori più giovani – conclude Sinatra”.

Le aziende associate Univendita, tra l’altro, offrono ai giovani numerose opportunità di crescita professionale attraverso percorsi formativi – tutti gratuiti - che permettono l’acquisizione di nuove competenze e favoriscono l’autoimprenditorialità.

Come racconta Daniele Zussini, 33enne, venditore a domicilio Vorwerk Italia – Divisione Bimby: “Ho iniziato a lavorare in Vorwerk quasi per gioco. Acquistai il mio primo Bimby nel 2011 perché la passione per la cucina mi ha sempre contraddistinto. Nel 2014 lavoravo part-time, e lì cominciai a pensare a come impiegare il troppo tempo libero a disposizione, cosi valutai l’opportunità di lavorare come incaricato alla vendita Bimby. Da quel momento è stata una vera e propria scoperta: potevo continuare a lavorare in entrambe le aziende senza ostacolare le due attività. Inizialmente il lavoro in Vorwerk lo consideravo un’attività secondaria, ma oggi è diventata la mia attività principale. Non sono mancati i momenti difficili, ma non esiste vincolo o costrizione a meno che non siamo noi stessi ad imporli. Durante il lockdown, per esempio, nonostante le complessità del momento, ho investito molto su me stesso creando un mio canale YouTube di ricette. L’azienda, tra l’altro, ci è stata vicina dandoci la possibilità, che io reputo straordinaria, di creare nuovi contatti anche attraverso la dimostrazione e il servizio post vendita virtuali. Mi reputo molto fortunato, perché ho trovato un’azienda seria e soprattutto persone straordinarie con le quali condividere questo bellissimo viaggio”.

 

Le aziende Univendita consentono una crescita lavorativa e personale, come sottolinea Pana Ionut Narcis, 21enne rumeno che lavora in Bofrost sin da quando aveva 18 anni con ottimi risultati. “Lavoro in Bofrost da tre anni. Rispetto alle attività precedenti, nelle quali non mi sono mai sentito valorizzato, questo lavoro mi piace molto. Fin dall’inizio mi ha colpito come questa azienda è adatta a qualsiasi persona, soprattutto a noi giovani, e sono grato della fiducia che offre a ciascuno. Ho iniziato come venditore, e sono stato assecondato con continua formazione e investimenti per potermi creare uno stipendio onorevole. Per motivi personali non ho avuto modo di diplomarmi ma questo non è mai stato un problema: grazie al mio impegno ho avuto l’opportunità di intraprendere il ruolo di uomo guida, così oltre alla vendita mi occupo anche di formazione e gestione dei nuovi arrivati. Questo mi fa sentire utile e utile per l’azienda, e mi piace trasmettere la passione che ho e aiutare chi ha voglia di lavorare a far tesoro di questo lavoro. E poi.. grazie a questo lavoro ho una famiglia e vivo serenamente lavorando 4 giorni a settimana part-time. Se consiglio questo lavoro? Assolutamente si!”

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