Economia
Supermercati, quali sono i punti vendita più convenienti? Si possono risparmiare fino a 3.700 euro. La classifica
Risparmi considerevoli nel carrello della spesa a fronte di un aumento dei prezzi del 2,2% rispetto alla rilevazione 2024: +2,1% nei discount, +2,4% nei super e +1,9% negli iper

La classifica dei supermercati più convenienti di Altroconsumo: Eurospin al primo posto. Famila premeggia per la spesa mista mentre Carrefour domina per i prodotti a marchio dell'insegna
Altroconsumo ha pubblicato la sua indagine annuale sulla convenienza dei supermercati, ipermercati e discount nel Belpaese. Dall’analisi emerge che, scegliendo con attenzione l’insegna e puntando sui prodotti più economici in vendita, una famiglia composta da quattro persone può arrivare a risparmiare fino a 3.700 euro in dodici mesi, considerando che l’Istat stima in 9.276 euro la spesa annua per un nucleo familiare di questa dimensione. Un dato incoraggiante a fronte degli aumenti medi dei prezzi del 2,2% rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Il risparmio è significativo anche per le coppie, fino a 3.273 euro (su una spesa media annuale di 8.208 euro), e per i single, fino a 2.249 euro (su una spesa media annuale di 5.638 euro).
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La spesa può incidere fino al 19% del budget familiare. L’obiettivo è orientare i cittadini nella scelta del punto vendita più conveniente, grazie a un’analisi capillare dei prezzi dei prodotti più acquistati – secondo Istat – selezionati in base a criteri che ne assicurano la rappresentatività sul territorio nazionale.
L’indagine, condotta tra il 3 e il 31 marzo 2025, ha coinvolto 1.150 punti vendita distribuiti in 67 città italiane, coprendo circa il 64% dei capoluoghi di provincia. Sono stati rilevati 1,6 milioni di prezzi, relativi a 125 categorie di prodotto, tra alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona e alimenti per animali. L’analisi si basa su quattro panieri di spesa differenti: spesa mista, prodotti di marca, prodotti più economici e prodotti a marchio dell’insegna, con l’obiettivo di restituire una fotografia completa del posizionamento di prezzo delle principali insegne della GDO.
I prezzi nei supermercati in lieve aumento
Da marzo 2024 a marzo 2025 i prezzi nei supermercati presi in esame hanno mostrato mediamente un lieve aumento (+2,2%). La tipologia di punto vendita che ha aumentato maggiormente i prezzi è quella dei super con un incremento del 2,4%, seguiti dai discount +2,1% e dagli iper +1,9%. Si tratta di incrementi contenuti ma comunque più alti di quelli registrati nella precedente rilevazione.
La classifica dei supermercati più convenienti
La catena più conveniente in assoluto è Eurospin, che consente un taglio della spesa di quasi il 40% rispetto alla media nazionale. Una famiglia composta da quattro persone, la cui spesa media annua è pari a 9.276 euro secondo l’Istat, può arrivare a risparmiare fino a 3.700 euro in dodici mesi, orientandosi verso i prodotti più economici presenti sugli scaffali.
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Anche optando per un carrello composto esclusivamente da prodotti a marchio dell’insegna, il risparmio rimane consistente. In questo caso, è Carrefour a garantire il maggiore vantaggio economico, con una riduzione fino a 3.308 euro l’anno. Per le famiglie che adottano un approccio più flessibile, acquistando un mix di prodotti di marca, private label e articoli economici – il cosiddetto paniere della spesa mista – il risparmio dipende fortemente dal canale distributivo scelto.
Fare una spesa mista presso un discount può tradursi in un risparmio annuo di 2.838 euro, scegliendo In’s Mercato, la catena più conveniente in questa categoria. Il vantaggio si riduce però sensibilmente se si acquistano gli stessi prodotti in un ipermercato o supermercato tradizionale: anche nella migliore delle ipotesi, con Famila, il risparmio si ferma a 208 euro annui. Infine, chi predilige prodotti di marca può ottenere un risparmio massimo di 506 euro l’anno, ancora una volta rivolgendosi a Famila. Tuttavia, si tratta di un risultato modesto rispetto alla variabilità dei prezzi riscontrata nel corso dell’indagine: gli articoli dei marchi più noti sono quelli che mostrano le oscillazioni di prezzo più ampie, con differenze che in alcuni casi superano il 100% tra un punto vendita e l’altro. In altre parole, lo stesso prodotto può costare il doppio a seconda del supermercato scelto.
Famila e In's Mercato le più convenienti per la spesa mista
Entrando nel dettaglio delle classifiche per tipologia di acquisto, lo scenario più rappresentativo dei comportamenti reali è quello della spesa mista. Tra ipermercati e supermercati, a confermare la leadership nella convenienza è Famila (insieme a Famila Superstore), che anche quest’anno si posiziona in vetta (indice 100). Seguono a brevissima distanza Coop (indice 101) e Conad (102).
Le città dove si può risparmiare di più
Dopo l’analisi per insegne, l’indagine annuale di Altroconsumo svela gli indirizzi dei negozi in cui risiede la convenienza nelle 67 città considerate. Le classifiche dei punti vendita si basano sui prezzi dei prodotti di marca rilevati in supermercati e ipermercati. A ottenere il miglior posizionamento (indice 100) è l’Iper Rossetto di Marcon, in provincia di Venezia. La catena Rossetto domina stabilmente la classifica da anni: cinque dei suoi negozi rientrano nelle prime dieci posizioni. Tra le città del Veneto è Verona a distinguersi per l’alta concentrazione di negozi competitivi, con numerosi punti vendita presenti nella top 30.
Al secondo posto nella classifica generale si piazza l’Iperal di Como, seguito da tre punti vendita Mega a Pordenone, Udine e Treviso. Per il Centro e Sud Italia, si segnalano rispettivamente Coop.fi di Sesto Fiorentino e un punto vendita Dok Supermercati di Taranto (entrambi con indice 107). In fondo alla classifica, i punti vendita con i prezzi più elevati sono un Despar di Cagliari (indice 131) e un Sigma di Bologna (indice 132).
Le città del Nord Italia si confermano le più dinamiche da un punto di vista della concorrenza. A Como, per esempio, si può risparmiare fino a 1.386 euro l’anno scegliendo il punto vendita più conveniente. Margini importanti si registrano a Roma e Bologna, dove la differenza tra l’insegna più economica e quella più costosa supera i 1.300 euro annui; a Milano il divario è leggermente inferiore, ma comunque rilevante. Scenario opposto al Sud, dove la competizione tra catene è molto più contenuta. A Napoli e Caserta, il risparmio massimo ottenibile in un anno scegliendo il punto vendita migliore si ferma addirittura al di sotto dei 50 euro.
Per quanto riguarda il Centro Italia, a Firenze il risparmio potenziale può arrivare fino a 970 euro, mentre in altre città come Perugia, Arezzo, Pisa, Pescara, Latina e Prato la forbice di prezzo oscilla tra i circa 400 e i 700 euro annui. A sorpresa, il primato del risparmio va a Venezia, dove una famiglia attenta può contenere la spesa annuale entro i 6.260 euro. Bene anche Como (6.282 euro) e Verona (6.386 euro). Sul fronte opposto, Sassari si posiziona come la città meno economica, con un minimo di spesa che non scende sotto i 7.410 euro all’anno.