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Economia
Terni, le Acciaierie passano ad Arvedi: nasce un colosso da 7,5 mld di ricavi
Giovanni Arvedi, presidente del Gruppo Arvedi 

L'acciaieria di Terni, la più antica in Italia con 136 anni di storia, era in mano al gruppo tedesco dal 1994

Le storiche Acciaierie di Terni, con più di 136 anni di storia alle spalle e in mano al gruppo tedesco ThyssenKrupp dal 1994, tornano italiane: il Gruppo Arvedi ha annunciato di aver acquisito da Thyssenkrupp la società Acciai Speciali Terni (Ast) e le controllate commerciali in Germania, Italia e Turchia. Il contratto è stato firmato oggi a Essen da Giovanni Arvedi e Mario Arvedi Caldonazzo, presidente e amministratore delegato del Gruppo Arvedi, e da Volkmar Dinstuhl, ceo Multi Tracks, in rappresentanza di Thyssenkrupp.

Al closing dell'operazione, dopo il signing del 15 settembre 2021, si è arrivati a seguito del via libera dell'Antitrust europeo del 21 dicembre scorso e di quello dell'Antitrust turco. Ad annunciarlo è il gruppo in una nota. Con questo passaggio si conclude positivamente una trattativa complessa avvenuta in piena collaborazione con Thyssenkrupp e condotta con spirito costruttivo e leale.

Thyssenkrupp manterrà una quota del 15% in Ast in segno di continuità e fiducia. Ast è uno dei quattro produttori europei di laminati piani di acciaio inossidabile, con una produzione di circa 1 milione di tonnellate e l'impiego di 2300 dipendenti.

Il Gruppo Arvedi, controllato dalla omonima famiglia, è attivo nella produzione e nella lavorazione di acciaio al carbonio e inossidabile, con oltre 4,5 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici e 4300 dipendenti. Grazie a questa acquisizione, si consolida tra i principali players siderurgici europei, raggiungendo 7,5 miliardi di fatturato e contando su 6600 dipendenti in Italia.

L'operazione rappresenta un rafforzamento del Gruppo in quanto ne completa, in una sinergia industriale, il mix produttivo. Nella giornata di oggi si sono tenute le assemblee di Ast e delle società controllate Terninox (Ceriano Laghetto), TK Stainless GmbH (Germania) e TK Turkey che hanno rinnovato gli organi sociali. Il Cavaliere Giovanni Arvedi è da oggi presidente di Acciai Speciali Terni e Mario Arvedi Caldonazzo amministratore delegato. Amministratori Giancarlo Stringhini, presidente delle società inox del Gruppo Arvedi, ed i ''ternani'' Mariano Pizzorno, confermato cfo, e Dimitri Menicali, direttore di stabilimento.

"Da adesso sono al servizio del Gruppo Acciai Speciali Terni con l’impegno di renderlo una realtà industriale competitiva e ambientalmente sostenibile, attraverso investimenti in impianti e in ricerca e sviluppo, contando sul vostro impegno che so essere sempre stato profuso senza risparmio a beneficio della nostra azienda, con la quale il vostro legame è profondo". Lo scrive il neopresidente di Ast, Giovanni Arvedi, in una lettera ai dipendenti. 

Il Gruppo Ast, prosegue Arvedi, "entra a fare parte del Gruppo Arvedi, attivo nella produzione e nella lavorazione di acciaio al carbonio e inossidabile, con oltre 4,5 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici e 4300 dipendenti. Con questa operazione rafforzeremo la nostra struttura industriale diventando uno dei principali gruppi siderurgici europei, caratterizzato da un ampio mix produttivo, impianti all’avanguardia, tecnologie innovative e, soprattutto, una profonda cultura aziendale fondata sul rispetto dell’Uomo e dell’ambiente. Il mio intendimento è di incontrarvi presto, secondo le modalità che le restrizioni Covid renderanno possibili, e presentarvi il Piano industriale, il Piano Ambientale ed il Piano Sociale che stiamo predisponendo e che conto di integrare con i vostri contributi", aggiunge il nuovo proprietario di Ast.

"Questa lettera", sottolinea Arvedi, "è il primo atto che compio quale azionista di questa storica azienda, della quale da oggi assumo l’incarico di Presidente. Mi rivolgo a voi con sincera emozione, grande motivazione e spirito di servizio. Nei miei oltre sessanta anni di carriera imprenditoriale, iniziata da un prato verde in una zona depressa della provincia di Cremona, ho sempre cercato di servire le aziende che ho fondato e condotto, con il supporto di preziosi collaboratori e straordinari dipendenti, affinché potessero crescere e svilupparsi, generare lavoro, bene prezioso che conferisce dignità alla Persona". 

Parole di soddisfazione sono arrivate dal ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti: "Sono soddisfatto per la firma di Arvedi che cosi' acquisisce la Acciai speciali di Terni". "Questo accordo rappresenta un tassello importante per il polo siderurgico italiano, un progetto che il governo sta monitorando e seguendo fin dall'inizio con attenzione e discrezione puntando a favorire in un settore strategico la competitività e sostenibilità ambientale attraverso investimenti in tecnologie innovative, ricerca e sviluppo conservando la massima attenzione alla salvaguardia dei posti di lavoro".

La risposta di Fim Cisl alla cessione degli impianti dell'Ast al gruppo italiano Arvedi 

Anche la Fim Cisl saluta "positivamente e con fiducia" la cessione degli impianti dell’Ast di Terni dalla Thyssenkrupp al Gruppo italiano Arvedi. "Un’operazione - affermano il segretario generale Fim Cisl Roberto Benaglia e il segretario nazionale Fim Cisl Valerio D’Alò - indice di un settore, quello della siderurgia, che non racconta solo crisi e difficoltà ma che anzi, può essere invece importante volano di rilancio per l’economia del Paese, specie in un momento storico in cui il mercato e i prezzi e la richiesta dell’acciaio offrono possibilità concrete di rilancio".

Come Fim Cisl - assicurano i sindacalisti - saremo pronti a fare la nostra parte per poter discutere, da subito con il Gruppo Arvedi di progetti e investimenti che possano ridare al sito ternano quegli spazi persi in passato e nel rilancio di produzioni di laminati inox, fucinati e tubi che possano rendere sempre più competitivi gli impianti ternani.

Saremo particolarmente vigili anche sul tema ambientale e della sostenibilità, temi già affrontati con le organizzazioni sindacali in questi anni ma che resta per noi un punto di forza su cui esercitare il nostro ruolo. In questo senso sollecitiamo anche gli enti locali a mettere in campo i necessari interventi infrastrutturali, materiali e immateriali, che da anni aspettiamo, sfruttando anche le risorse del Pnrr, per rendere sempre più competitivo il sito ternano e le aziende del territorio".

"Con la cessione al Gruppo Arvedi dell'Ast - concludono gli esponenti della Fim -  si apre quindi un’importante possibilità di rilancio, non solo dell’Ast, ma di un settore primario per l’Italia come quello della siderurgia che nel Paese vive ormai da anni fasi altalenanti tra eccellenze e difficoltà. Un settore invece, che per importanza strategica per la nostra industria necessita anche a fronte della transizione ecologica, di una regia da parte del Governo al quale continuiamo a chiedere da mesi un tavolo Nazionale sulla Siderurgia, necessario per affrontare dentro un disegno unico di politica industriale per l’acciaio nel nostro Paese". 

Ast Terni, 136 anni di storia e 2.400 dipendenti

Acciai speciali Terni nasce nel 1884 con il nome di ​Società degli altiforni, fonderie e acciaierie di Terni che mantenne fino al 1922, quando divenne ​Terni società per l'industria e l'elettricità. Nel 1984 nasce la ​Terni acciai speciali che viene ribattezzata ​ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni nel 1994, quando il controllo viene assunto dal gruppo tedesco. L'atto fondativo della Saffat risale per l'esattezza al 10 marzo 1884. 

La costruzione dello stabilimento, all'epoca il più grande complesso industriale dell’Italia unita, iniziò poco dopo con il supporto delle maestranze dell'acciaieria francese Schneider e con lo smantellamento e il trasferimento delle ferriere di Mongiana. L'impianto fu completato in due anni e nel 1889 la produzione di acciaio della società costituiva la metà di quella nazionale.

Attualmente ​il core business è costituito dai laminati piani in acciaio inossidabile, per i quali Ast è market leader in Italia. E' inoltre fra i più grandi produttori di acciaio inox nel mondo. ​Gli impianti, sono concentrati a Terni, occupano un’area di oltre 1,5 milioni di metri quadrati e coprono per intero il ciclo di fabbricazione a partire dalla fusione.

I forni elettrici dell'impianto sono impiegati per produrre circa 1.000.000 di tonnellate di acciai speciali l’anno. ​Ast occupa direttamente più di 2.400 persone, mentre altre centinaia sono i lavoratori coinvolti nei servizi e nell’indotto. Indissolubilmente legata al territorio umbro, ​i 630 milioni di euro investiti dall'azienda negli ultimi dieci anni rappresentano il 10% del Pil della Regione.

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