Esteri
Anticipazioni del libro di Bruno Vespa, Crosetto: "Kiev dovrà dire addio per sempre ai territori persi"
Poi il ministro svela i veri numeri sui morti in Ucraina (e sono impressionanti)

Guido Crosetto
Crosetto e le verità nascoste sulla guerra in Ucraina: "Vi svelo scenari e numeri reali sui morti"
Il nuovo libro in uscita di Bruno Vespa, dal titolo emblematico "Finimondo", contiene anche un'intervista al ministro della Difesa Guido Crosetto. E le sue sono parole forti che fanno discutere. Il ministro parla di "italiani insospettabili corrotti dalla Russia" e spiega in maniera netta cosa sta succedendo realmente in Ucraina e gli scenari futuri. Oltre a svelare i veri numeri (choc) dei morti. "Riconquistare i territori perduti nel 2014 e dopo il febbraio 2022 oggi è considerato da tutti impossibile — dice chiaramente il ministro —. La Russia non li cederà mai e l’Ucraina non avrà la forza per riconquistarli da sola, anche con il nostro aiuto. Putin non può tornare indietro anche perché ha cambiato la Costituzione facendo diventare i territori occupati “russi” a tutti gli effetti e si è messo quindi nella condizione di non poter trattare".
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E quindi "spetta soltanto a loro decidere se il sacrificio più grande sia la cessione dei territori o la continuazione di una guerra sanguinosa che potrebbe peggiorare". "I morti ucraini sono 520.000, i morti russi più di 1 milione. La differenza è che gli ucraini conoscono le loro perdite, il popolo russo non ne ha idea". Mentre la polemica monta, è lo stesso Crosetto in serata a precisare la portata delle sue parole: "Oggi qualcuno si è stupito per un’agenzia nella quale veniva riportata una mia frase. Questa la frase: "Persone italiane insospettabili sono state corrotte dalla Russia".
Una frase - spiega - che serviva a sviluppare il ragionamento sulla guerra ibrida in corso e che non mi sembrava né rilevante né una notizia. Dimenticavo la scarsa memoria collettiva e giornalistica" dice sarcasticamente, postando lo screenshot di una notizia online del 20 novembre 2024, dove viene riportata la condanna a 29 anni per Walter Biot, l’ex ufficiale accusato di aver venduto a un funzionario del governo russo notizie coperte da segreto militare.
