Bolsonaro a processo per tentato colpo di stato: obbligato ad indossare il braccialetto elettronico - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 18:38

Bolsonaro a processo per tentato colpo di stato: obbligato ad indossare il braccialetto elettronico

L'ex presidente del Brasile, sotto processo presso l'Alta Corte, rischia 40 anni di carcere. Secondo Trump è una “caccia alle streghe” e aumenta i dazi del 50% sui prodotti brasiliani

Esteri ​​​​​di Redazione

Bolsonaro obbligato ad indossare il braccialetto elettronico, ecco tutte le misure cautelari disposte dalla Corte

Sono numerose le misure restrittive che la Corte suprema ha disposto nei confronti dell'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro. In particolare, al leader di estrema destra è stato ordinato di indossare un braccialetto elettronico, di non lasciare sua abitazione tra le 19 di sera e le 7 del mattino, di non usare i social network, di eliminare ogni forma di contatto con co-indagati e diplomatici stranieri e di tenersi lontano dalle ambasciate. Le misure cautelari sono state notificate nel corso di un’operazione della polizia federale, ancora non conclusa, presso la sua abitazione nel quartiere Giardino Botanico a Brasilia, dalla quale gli agenti hanno prelevato numerosi fascicoli documentali. Inoltre, secondo quanto ricostruito da Cnn Brasil, gli investigatori avrebbero confiscato anche 10mila dollari in contanti. Bolsonaro si trova, difatti, sotto processo presso l'Alta Corte per un tentativo di colpo di stato risalente al 2022.

La difesa dell’ex presidente, come comunica in una nota diffusa alla stampa, si definisce “indignata” e “sorpresa” della notizia dell'applicazione di tali provvedimenti cautelari nei confronti del proprio cliente, che avrebbe “sempre rispettato le decisioni della giustizia". In aggiunta, da una settimana il Brasile si ritrova ad essere vittima di molteplici attacchi da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha imposto un aumento dei dazi del 50% sui prodotti brasiliani a partire dal 1° agosto, a causa di una "caccia alle streghe" contro Bolsonaro, il quale potrebbe essere condannato ad oltre 40 anni di carcere. Interviene sulla drammatica vicenda il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, che definisce quanto disposto da Trump "un ricatto inaccettabile". 

Dal canto suo, l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha definito le misure cautelari, imposte dalla Corte perché considerato soggetto a rischio fuga, una "suprema umiliazione”. "Non ho mai pensato di lasciare il Brasile né di rifugiarmi in un'ambasciata", ha dichiarato in una conferenza stampa. 

E infine, secondo la Corte, durante un'intervista l'ex presidente avrebbe "confessato espressamente la propria condotta criminale", mostrando di aver tentato di vincolare il blocco temporaneo dei provvedimenti statunitensi a una possibile amnistia personale.

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