Esteri
Chi è Nicola Orlando, l'ambasciatore Ue in Libia che non gradiva Haftar nella foto ufficiale con Piantedosi
Così è scoppiato il caso diplomatico tra Europa e governo (non riconosciuto) di Tripoli

Chi è Nicola Orlando, l'ambasciatore Ue in Libia dietro al caso Piantedosi
Tra Italia e Libia è scoppiato un caso diplomatico dopo il respingimento a Bengasi del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, considerato persona "non gradita" dal governo (non riconosciuto). Ma dietro al blocco della delegazione Ue nel Paese ci sarebbe una decisione presa dall'ambasciatore Ue in Libia, Nicola Orlando, considerata dal generale Haftar uno "sgarbo istituzionale".
Chi è Nicola Orlando?
Italiano, classe 1975 è in carriera diplomatica dal 2001. Orlando è stato vice ambasciatore a Tripoli dal 2017 al 2019, quando la rappresentanza diplomatica italiana era guidata da Giuseppe Perrone, oggi ambasciatore in Iran, ed è stato nominato nel maggio del 2021 inviato speciale della Farnesina per la Libia dall’ex ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. La nomina di Orlando a nuovo ambasciatore dell’Ue in Libia al posto dello spagnolo Sabadell è datata 1° ottobre 2023.
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Il Viminale - riporta Il Corriere della Sera - rimane cauto rispetto a quanto accaduto dall’altra parte del Mediterraneo, che ha visto suo malgrado fra i protagonisti anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. La discussione ha coinvolto l’ambasciatore dell’Unione europea in Libia Nicola Orlando e la delegazione libica che aveva accolto la missione Ue.
A innescare la reazione dell’ambasciatore Orlando sarebbe stata - in base a quanto risulta a Il Corriere - la presenza di alcuni fotografi e cameramen di media libici che avrebbero dovuto immortalare personalità del governo vicine al generale Khalifa Haftar con i componenti della delegazione europea, compresi il ministro dell’Interno maltese Byron Camilleri e il suo collega greco dell’Immigrazione e dell’Asilo Athanasios Plevris, oltre che gli stessi Piantedosi e Brunner. Una foto non gradita da parte della delegazione Ue e uno "sgarbo" per Haftar. Da lì sarebbe nato tutto.