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Esteri
Coronavirus, New York ‘terrificante il numero dei morti’ dice Andrew Cuomo
(fonte Lapresse)

‘Il numero dei morti rimane ancora odiosamente alto e terrificante alto’ ha detto il Governatore Andrew Cuomo nel consueto briefing della mattina.

E ha aggiunto ‘ purtroppo il trend non sta ancora calando alla velocità a cui vorremmo vederlo scendere’.

‘Certo che il numero dei ricoverati e dei contagiati sta scendendo e questo è positivo  ma la realtà- ha detto il politico- è che c’è ancora tanta pena e tanto dolore’.

E queste dichiarazioni di preoccupazione contrastano con quelle dei Governatori di molti altri Stati, soprattutto Governatori repubblicani, che invece hanno già da ieri allentato il lockdown. Hanno permesso l’apertura, con modalità diverse, di attività commerciali, imprese e luoghi di divertimento. Tutte però rigorosamente sottoposte alle regole di ‘social distancing ‘ che prescrivono sanificazione periodica e dotazioni di sicurezza per tutti i lavoratori.

Coronavirus. A New York tanta pena e dolore

A questo proposito Cuomo, che ha invece prolungato fino al 15 maggio il lockdown, ha comunicato che la metro di New York , normalmente aperta 24 su 24, verrà chiusa per le operazioni di sanificazione, dall’una alle 5 di mattina. In sostituzione verranno attivati mezzi di trasporto in superficie.

‘Questo provvedimento-ha confermato Cuomo-colpirà soprattutto i tanti homeless che dormono sui treni. Anche se è chiaro che lasciarli nel mezzo di una pandemia a dormire sulla metro non è certo la risposta giusta. Deve toccare alla città dare una risposta adeguata. Saranno distribuiti 25 milioni di buoni pasto ma non riusciremo a risolvere del tutto il problema. Il budget dello Stato è molto sotto stress ha concluso il Governatore.

Pe quanto riguarda le comunità più disagiate della città il Sindaco di New York Bill De Blasio sta portando avanti un programma pilota di test fatti casa per casa.

L’obiettivo è di testare tutte quelle persone che non accedono ai test perché nemmeno hanno un’assicurazione medica o neppure una macchina per spostarsi.

Coronavirus. A New York tanta pena e dolore

‘Vogliamo testare il maggior numero di nuiorkini e fare test per quanto più ci è possibile’ ha confermato  Olivia Lapeyolerie, portavoce del sindaco.

Al momento si sta lavorando nel Bronx, andando casa per casa e chiedendo ai residenti se hanno sintomi o se sono stati a contatto con persone malate. Se le risposte richiedono il test gli incaricati vanno, appartamento per appartamento, a fare i test e in due tre giorni la persona riceve i risultati.

‘La verità è che la gente ha paura e non sa cosa fare’ dice uno degli operatori sanitari. 'A volte troviamo persone con sintomi gravi che non vogliono nemmeno chiamare il 911. Un giorno di ritardo nelle cure in ospedale puo’ significare vita o morte e noi dobbiamo convincere le persone ad andare in ospedale, soprattutto le famiglie a portare i nonni o le nonne. Al momento è molto difficile’.

E questo è quello che accade, nella realtà, nel tessuto profondo di New York City, aldilà della politica o delle corse milionarie al vaccino.

 

 

 

 

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