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Esteri
Coronavirus, USA: ora è l’Italia il modello di riferimento

Fino ad un mese fa l’Italia era vista qui in America , e non solo qui, come il Paese untore, causa dei contagi di tutta l’Europa.

Ora, dopo un mese in cui gli Stati Uniti stanno provando sulla propria  pelle l’incubo del Coronavirus, l’Italia e i suoi provvedimenti sono visti come un modello di riferimento.

Ieri sono stati superati i 209000 contagi, con 4617 morti e 8434 ricoverati. Una giornata da dimenticare con un numero di morti di 869, il più alto dall’inizio dell’epidemia nel Paese e con la vittima più giovane per il virus, un neonato di sei mesi, in Connecticut.

Coronavirus USA: Ora è l'Italia il Paese di riferimento per l'America

New York, New Jersey e Connecticut rimangono sempre una grande zona rossa da quasi 40 milioni di persone dove sono registrati 109331 contagi e 2365 vittime. Più della metà dell’intero Paese.

E ogni giorno si registrano differenti ‘modus operandi’ da parte dei Governatori degli Stati.’Stay at home’, ’shelter in place’, ventilatori, sono le parole più conosciute in questo momento dagli americani.

A proposito di nuovi decreti ieri la Guardia Costiera americana ne ha emesso uno che era nell’aria da un po’ di tempo: le navi battenti bandiera straniera, per quanto riguarda il Covid-19 devono fare riferimento ai Paesi dove sono registrate. Il decreto impone che tutte le navi da crociera battenti bandiera straniera devono essere preparate a curare i propri pazienti da Coronavirus ‘per un tempo indefinito’ ma in mare perchè il sistema sanitario è totalmente ‘full’.

L’ordine è vigente in tutta la Southern Coast dell’Atlantico, inclusa la Florida che ieri ha raggiunto i 6955 casi di cui ben 2123 a Miami. La città è porto d’arrivo e di partenza di moltissime crociere con destinazione i Caraibi.

Coronavirus USA: le navi da crociera devono rientrare nel paese di appartenenza

Nell’ordinanza è richiesto che l’imbarcazione da crociera che ha persone malate a bordo deve organizzare in proprio il trasporto delle stesse in ospedale, anche se, in questo momento gli ospedali della Florida non possono garantire il ricovero.

Lo stesso divieto riguarda, oltre alla Florida, Porto Rico, Georgia e South Carolina ed è rivolto a tutte le imbarcazioni con bandiera straniera con oltre 50 persone. Molte compagnie di crociera, Carnival, Norwegian, Royal Caribbean hanno sempre evitato la tassazione americana e sono registrate a Bahamas.

Adesso la Guardia Costiera americana le costringe ad avere attracco e cure nello Stato dove si sono registrate.

L’industria croceristica è sotto sospensione fino al 30 aprile per tutti i porti americani e diverse imbarcazioni sono ancora per mare.

Diciassette navi sono alla fonda nel porto di Miami e in quello delle Everglades e più di una dozzina stanno muovendosi al largo. La Carnival che ha in mare ben 6000 croceristi è una di queste.

Al momento la Carnival, di proprietà olandese, ha avuto 4 morti da Covid-19 e oltre 200 contagi.La compagnia ha chiesto l’attracco nel porto di Fort Lauderdale. Attracco negato, così come successo in parecchi paesi che non hanno  l’ok né all’ingresso in porto né tantomeno allo sbarco dei passeggeri.

 

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