Coronavirus. Una seconda ondata in Usa potrebbe arrivare nel prossimo inverno - Affaritaliani.it

Esteri

Coronavirus. Una seconda ondata in Usa potrebbe arrivare nel prossimo inverno

di Daniele Rosa

Nelle proiezioni più nere, da 300000 morti, l’unica arma è sempre la ‘social distancing’.

‘Se alla riapertura del Paese verranno abbandonate le misure di ‘social distancing’ 300000 americani potrebbero morire in una seconda ondata di epidemia da Coronavirus’ è il severo monito che fonti ufficiali del Dipartimento della Salute in collaborazione con il Center of Public Integrity hanno condiviso con altre agenzie federali impegnate nel definire i possibili scenari post lockdown.

Una seconda ondata che, si teme da più parti, possa ritornare peggiore della prima nel prossimo inverno.

Tutti le analisi , realizzate per conto della Casa Bianca ed anche da altre agenzie, danno un quadro di come potrebbe svilupparsi una nuova onda epidemica in caso di sottovalutazione od errori delle persone nella vita quotidiana.

Coronavirus. Una seconda ondata prevista in Usa nel prossimo inverno

L’ Amministrazione Trump ha presentato un piano per ‘liberare il paese’ a tre fasi. Un paese che giorno dopo giorno comincia a dare preoccupanti segni di insofferenza con periodiche manifestazioni nelle piazze.

La domanda che tutti (mondo politico, economico e sanitario) si fanno è come equilibrare la preoccupazione di riavviare la pandemia aprendo troppo presto, con l’altrettanta giusta preoccupazione di ‘ammazzare’ il paese a livello economico e sociale con la mancanza di lavoro.

Il timore sta nella perdita di tante vite umane, soprattutto di anziani,di afroamericani e ispanici morti che stanno morendo in maniera sproporzionata nella prima ondata epidemica.

I documenti realizzati presentano 5 scenari possibili di sviluppo dell’epidemia. Dovrebbero aiutare il Governo nel pianificare misure più efficaci, in particolare per  quanto riguarda il mantenimento della distanza di sicurezza.

5 gli scenari ipotizzati.

Nello scenario 1 che considera un livello di trasmissione moderato/alto e una bassa trasmissione da parte di asintomatici il numero delle vittime è previsto a 150000 mila.

Nello scenario 2 con moderato/alto livello di trasmissione e alta trasmissione asintomatica le previsioni sono di 94000 vittime.

Nello scenario 3 con livello alto/molto alto di trasmissione e bassa trasmissione da parte di asintomatici sono previsti 1800000 morti.

Coronavirus.Una seconda ondata prevista in Usa nel prossimo inverno.

Nello scenario 4 con alto/molto alto livello di trasmissione e alta trasmissione asintomatica le previsioni di vittime sarebbero di 1 132000.

Nel quinto scenario considerato la soluzione drammaticamente  ‘migliore’  il livello di trasmissione e quello di trasmissione di asintomatici sarebbero moderate ma i morti raggiungerebbero le 300000 unità.

In questo ultimo scenario e senza ulteriori attenuazioni i casi da Coronavirus e le morti potrebbero raddoppiare ogni 5 giorni e mezzo. In media una persona infetta potrebbe contagiarne  due e mezzo e lo 0,5% delle persone con sintomi potrebbe morire.

Secondo molti osservatori questi modelli potrebbero essere fin troppo ottimistici ma ,in ogni caso il Paese dovrà riaprire con ‘un’attenzione particolare, con date mirate da Stato a Stato e con rigide misure di social distancing’ come  sottolineato dal Direttore del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, Robert Redfield.

In ogni caso da tutti i ricercatori ed esperti sanitari sono univoche alcune raccomandazioni:

non accelerare il ritorno ad una vita normale dopo i mesi di ‘protezione’ a casa e mantenersi in quarantena nel caso qualsiasi membro della famiglia fosse malato, anche dopo la ripartenza del business.

Nello scenario considerato ‘best guess’ il futuro ,senza attenzioni mirate sul virus, potrebbe colpire maggiormente in termini di vittime la Florida, il Maine, Puerto Rico, West Virginia e il Vermont.

Certo previsioni inquietanti che tutti si augurano non prendano forma nel prossimo inverno.

Molti numeri e previsioni, a volte in contrasto tra un Istituto di ricerca e l’altro.

Ma su una misura sono tutti d’accordo: lo ‘shelter in place’, letteralmente nascondersi, stare a casa, puo’ ridurre  la diffusione del virus del  75%.

E con questi dubbi e previsioni 300 milioni di americani si apprestano a riprendersi la propria libertà.