Esteri
Gaza, via ai colloqui Israele-Hamas in Egitto: Trump invia Witkoff per seguire l’intesa sugli ostaggi
Il capo di Stato Maggiore israeliano ordina di prepararsi "per l'attuazione della prima fase" del piano per il rilascio degli ostaggi. Tel Aviv assicura: "La sicurezza delle forze è una priorità" e le operazioni saranno ridotte "al minimo"

Israele-Hamas, colloqui in Egitto: via al primo round dopo l’accordo sul rilascio degli ostaggi
Inizierà domani a Sharm el Sheikh il primo round di colloqui tra Israele e Hamas, dopo che il movimento palestinese ha risposto al piano di pace di Donald Trump accettando il rilascio degli ostaggi. Lo riferisce l’emittente israeliana Channel 12, citata da Times of Israel.
Secondo Hamas, l’Egitto organizzerà una conferenza per riunire le diverse fazioni palestinesi e discutere del futuro di Gaza nel dopoguerra. Un esponente del movimento, parlando con l’agenzia Afp in forma anonima, ha precisato che si terrà un “dialogo inter-palestinese sull’unità e sull’amministrazione della Striscia di Gaza”.
Nei prossimi giorni dovrebbe inoltre arrivare nella regione Steve Witkoff, inviato speciale dell’Amministrazione Trump, come riportato dall’emittente israeliana Kan, a rafforzare i contatti e seguire da vicino gli sviluppi dei negoziati.
Gaza, Israele "pronto a prima fase piano Trump" dopo il sì di Hamas
Dopo che ieri Hamas ha risposto alla proposta di Trump per la fine della guerra a Gaza accettando di rilasciare tutti gli ostaggi e dopo la successiva reazione del tycoon, secondo il quale "Israele deve interrompere immediatamente i bombardamenti su Gaza", il capo di Stato Maggiore israeliano, Eyal Zamir, ha dato ordine alle forze israeliane (Idf) di prepararsi "per l'attuazione della prima fase del piano Trump per il rilascio degli ostaggi". A renderlo noto, secondo i media israeliani, le stesse Idf.
"In linea con le direttive a livello politico, il capo di Stato Maggiore ha ordinato vengano avviati i preparativi per l'attuazione della prima fase del piano Trump per il rilascio degli ostaggi", hanno comunicato dopo una riunione dei vertici militari in riferimento al testo presentato dal tycoon nei giorni scorsi dopo l'incontro alla Casa Bianca con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
La dichiarazione precisa che è stato sottolineato che "la sicurezza delle nostre forze è una priorità assoluta" e che "il capo di Stato Maggiore ha evidenziato" come "tutte le forze debbano restare vigili" e come abbia insistito sulla "necessità di una risposta rapida per eliminare qualsiasi minaccia".
Parole, evidenzia il Times of Israel, che sembrano confermare le notizie arrivate nelle scorse ore dalla radio militare e dall'emittente Kan secondo cui dai leader politici israeliani sarebbero arrivate indicazioni alle Idf sull'offensiva a Gaza City. Secondo la radio militare, è stato chiesto di ridurre "al minimo" le operazioni, con le forze sul campo concentrate su manovre difensive.
Nella notte, hanno riferito gli stessi media israeliani, l'ufficio di Netanyahu ha confermato con una dichiarazione che "Israele è pronto per l'attuazione immediata della prima fase del piano Trump per il rilascio immediato di tutti gli ostaggi". E che "continueremo a lavorare in piena cooperazione con il presidente e il suo staff per porre fine alla guerra secondo i principi indicati da Israele, che coincidono con la visione di Trump per la fine della guerra".