Esteri
India-Pakistan, contatti per la tregua. Ma in realtà si rischia una guerra totale (c'è dietro la Cina)
I grandi del mondo temono il peggio




Guerra India-Pakistan (Foto Lapresse)

Tensioni tra India e Pakistan (Foto Lapresse)
India-Pakistan, la situazione in Kashmir è precipitata. Timidi contatti per la tregua
L'offensiva di ieri dell'India nei confronti del Pakistan ha allarmato il mondo, la contesa della regione del Kashmir è esplosa definitivamente in seguito all'attentato di un mese fa. Ieri l'India ha bombardato il Pakistan provocando decine di morti e Islamabad ha subito risposto: "Pronti alla guerra". Ci sono stati altri colpi di armi leggere e artiglieria tra soldati indiani e pakistani durante la notte, lungo il confine de facto nel Kashmir conteso. Lo ha dichiarato l'esercito indiano. L'ennesimo possibile conflitto ha provocato gli immediati appelli di Usa e dell'Onu: "Fermatevi". Il giorno dopo gli attacchi però le parti in causa provano timidamente a dialogare. Il vice primo ministro e ministro degli Esteri pakistano Ishaq Dar ha dichiarato che "ci sono stati contatti" tra i consiglieri per la sicurezza nazionale dell'India e del Pakistan, in un contesto di escalation delle tensioni tra le due nazioni confinanti.
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"Ci sono stati contatti tra i due", ha risposto Dar in un'intervista all'emittente turca TRT quando gli è stato chiesto del dialogo tra i due consiglieri. "La sovranità nazionale, l'integrità territoriale, la dignità della nazione non hanno prezzo. Se c'è un atto di guerra da parte dell'altra parte, ci sarà una risposta", ha aggiunto il ministro pakistano. "Anche la religione ha giocato un ruolo nella divisione tra i due Paesi", spiega il generale Remo Napoletano, per anni addetto militare nell’ambasciata italiana a Islamabad al Quotidiano Nazionale. "Quando si dissolse l’impero britannico e si crearono due Stati indipendenti la classe colta indù, fatta di ingegneri e tecnici, si spostò in India lasciando il Pakistan islamico in difficoltà in tanti settori, compreso quello idrico".
"Poi - prosegue il generale - c’è il braccio di ferro sul Kashmir. Da anni le truppe indiane e pachistane si scontrano sui ghiacciai a 6mila metri. Ho visto soldati pachistani scendere a valle stremati, con i polmoni bruciati per la mancanza di ossigeno". E nello scenario non è da sottovalutare la presenza della Cina. Spiega il professor Simone Dossi, docente di relazioni internazionali alla Statale di Milano: "La Cina ha storicamente rapporti di collaborazione col Pakistan. È un punto di riferimento, come dimostra la collaborazione nel Corridoio economico Cina-Pakistan che gioca un ruolo essenziale nei progetti cinesi di sviluppo delle regioni occidentali".