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Esteri
Iran, uccisa la ragazza simbolo delle proteste contro il velo

Iran, uccisa Hadis Najafi: ragazza simbolo delle proteste sul velo 

Capelli biondi e niente velo: si chiamava Hadis Najafi, aveva appena 20 anni ed e' stata uccisa dalle forze di sicurezza iraniane, ieri sera, durante le proteste nella citta' di Karaj, vicino a Teheran. Secodo vari account Twitter, la ragazza e' stata raggiunta da sei colpi di proiettile che l'hanno raggiunto al petto, in viso e al collo. La giovane era diventata una delle ragazze simbolo delle proteste: quando affrontava la polizia, era senza velo perche' contraria all'hijab obbligatorio e alle leggi discriminatorie della Repubblica islamica. In un video che era circolato sui social, si vedeva chiaramente la giovane legarsi i capelli con l'elastico prima di unirsi ai manifestanti. Un gesto comune a tante ragazze occidentali, fatto ogni giorno, ma che in Iran si puo' pagare con la vita. 

Iran, capo magistratura: "nessuna indulgenza" con manifestanti 

Il capo della magistratura iraniana ha intimato di "non usare alcuna indulgenza" nei confronti dei manifestanti, che da nove giorni protestano in tutto il Paese per la morte della giovane Mahsa Amini, uccisa dalla polizia per la morale. Il presidente, Ebrahim Raisi, aveva gia' invitato le forze di sicurezza ad agire "con fermezza contro coloro che minano la sicurezza e la pace del Paese e della popolazione". Il capo della magistratura, Gholamhossein Mohseni Ejei, ha insistito sulla "necessita' di agire senza alcuna indulgenza" nei confronti degli istigatori delle "rivolte", come riporta il sito Mizan Online.

Le proteste sono iniziate il 16 settembre, giorno della morte di Mahsa Amini, arrestata il 13 settembre a Teheran per "indossare abiti inappropriati" rispetto al rigido codice di abbigliamento per le donne. Secondo gli attivisti, finora nella repressione delle proteste sono state uccise almeno 54 persone. Le manifestazioni in corso in Iran sono le piu' grandi da quelle del novembre 2019, causate dall'aumento del prezzo della benzina, nel pieno di una grave crisi economica, e duramente represse. Secondo Amnesty International, allora i morti furono oltre 300.

Iran: Elon Musk, abbiamo attivato Starlink per manifestanti 

Il Ceo di Tesla e SpaceX, Elon Musk, ha annunciato l'attivazione di Starlink per tentare di garantire la connessione internet all'Iran, sullo sfondo delle restrizioni alla Rete imposte dalle autorita' per reprimere le proteste anti-governative in corso nel Paese. Come annunciato dallo stesso Musk all'autorevole analista iraniano-americano Karim Sadjadpour, "Starlink e' attivo in Iran, ma affinche' gli utenti possano utilizzarlo, e' necessario avere appositi terminal all'interno del Paese". Sadjadpour, su Twitter, ha spiegato di aver parlato con Musk il quale ha ammesso di "dubitare che il governo iraniano sosterra' tali terminal". "Ma se qualcuno puo' portarli all'interno dell'Iran, funzioneranno", ha assicurato il miliardario. 

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