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Esteri
Israele, licenza di uccidere: morti 7 operatori umanitari, oscurata Al Jazeera
Benjamin Netanyahu

Lo sterminio in diretta dei palestinesi non si fermerà fino a quando gli Stati Uniti non cesseranno di rifornire di armi Israele. Analisi 

Mentre le rovine di quel che resta del consolato iraniano, distrutto da un attacco aereo israeliano a Damasco, ancora fumavano, ieri sera a Gaza sette membri dello staff dell’ONG americana World Central Kitchen sono stati uccisi in un attacco mirato da parte dell’esercito israeliano. I volontari uccisi provenivano dalla Palestina, dall'Australia, dalla Polonia, dal Regno Unito e da una doppia cittadinanza statunitense-canadese. L’esercito di Israele parla di “tragico incidente” e assicura che aprirà un’inchiesta. Ma questa non è la prima violazione dei diritti internazionali da parte di Israele, e non sarà nemmeno l’ultima, nonostante le reiterate richieste di fermare “queste uccisioni indiscriminate” a Gaza.

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Fondata nel 2010 dal cuoco ispano americano José Andrés insieme a sua moglie Patricia in seguito al devastante terremoto di Haiti, la World Central Kitchen era impegnata nella striscia di Gaza fin dall’inizio del conflitto. In una nota del WCK si legge che “gli operatori umanitari stavano viaggiavano in una zona smilitarizzata a bordo di due auto blindate con ben esposto il logo WCK , seguite da un altro veicolo". Il convoglio aveva segnalato la sua presenze e il suo tragitto, secondo le procedure, coordinandosi nei movimenti con l’esercito israeliano ed è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza grazie alle navi.

L’amministratore delegato della WCK, Erin Gore, ha dichiarato: “Ho il cuore spezzato e sconvolto dal fatto che noi – World Central Kitchen e il mondo – abbiamo perso delle bellissime vite oggi a causa di un attacco mirato da parte dell’esercito israeliano”. Nel comunicato si legge che “l’amore che avevano per nutrire le persone, la determinazione che incarnavano nel dimostrare che l’umanità è al di sopra di ogni cosa, e l’impatto che hanno avuto in innumerevoli vite saranno ricordati e apprezzati per sempre. Questo non è solo un attacco contro il WCK, è un attacco alle organizzazioni umanitarie impegnate nelle situazioni più terribili in cui il cibo viene utilizzato come arma di guerra”, ha affermato Gore. “Questo è imperdonabile”.

La WCK sospenderà immediatamente le sue operazioni nella Striscia. Un colpo irreparabile se si pensa che la WCK gestiva più di 60 cucine nella zona centrale e meridionale di Gaza, cucinando centinaia di migliaia di pasti ogni giorno. Il calvario senza Golgota di due milioni di palestinesi, intrappolati nella striscia come topi e ridotti alla fame per cinico disegno, diventa sempre più disperato e incerto.

Abbiamo perso il senno e la ragione se siamo arrivati al punto che lo Stato nato sulle ceneri umane di 6 milioni di ebrei, sterminati dai nazisti in modo infame e disumano con altri 14 milioni di persone - polacchi, rumeni, sinti, prigionieri politici, russi, omosessuali, minorati mentali – si rende promotore di uno sterminio che gli è valso un atto di accusa infamante: quella di genocidio. E non pago di ciò, dopo aver ucciso in 6 mesi un numero di civili (70% dei quali donne e bambini), da far rabbrividire il più cinico dei guerrafondai; dopo aver spianato 2/3 della Striscia di Gaza abbattendo quasi l’80% degli abitati; dopo aver ridotto l’ospedale di al-Shifa in polvere, lasciando dietro di sé decine di cadaveri di medici e pazienti in avanzato stato di decomposizione; dopo aver sistematicamente ignorato ogni risoluzione e provvedimento preso dalla Corte di Giustizia e dall’ONU, ricorre alla fame come arma di guerra. Come soluzione finale.

Lo sterminio in diretta dei palestinesi non si fermerà fino a quando gli Stati Uniti non cesseranno di rifornire di armi Israele, che ogni giorno dall’alleato americano riceve ben 11 milioni di dollari come sostegno economico, con o senza guerra. Se non verranno applicate sanzioni ogni azione e risoluzione sarà vana. In questa crocifissione universale dell’umanità, cruda e violenta, non ci sono e non ci saranno vincitori ma solo vinti. E di fronte ai bambini di Gaza morti di fame, e di fronte a tutti quelli che moriranno nelle prossime ore, giorni, settimane, mesi, Israele ha perso per sempre la sua legittimità morale.

 






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