Libia: Usa confermano raid su Sabrata, covo dell'Isis
Aerei da combattimento americani hanno bombardato all'alba una base dell'Isis in Libia. Lo ha confermato un portavoce americano dopo iniziali voci di stampa. Il raid aereo ha bombardato un campo di addestramento del gruppo jihadista a Sabrata, la citta' libica 70km chilometri ad ovest di Tripoli: nel mirino dei caccia, ha spiegato la fonte americana, un "obiettivo di grande valore", un tunisino legato alla strage del Museo Bardo, Noureddine Chouchane, che "probabilmente" e' stato ucciso. Secondo il sindaco di Sabrata, il bombardamento e' avvenuto alle 03:30 di notte. E' andato interamente distrutto un edificio e sotto le bombe sono morte decine di altri miliziani, molti dei quali tunisini: 40 secondo fonti in loco.
Trasferitosi in Libia dopo aver combattuto in Siria e Iraq, Noureddine Chouchane e' legato ai due ultimi sanguinosi attentati in Tunisia, quella del marzo scorso contro il museo del Bardo (in cui morirono 22 persone, delle quali 4 erano turisti italiani), e quello a giugno, sulla spiaggia di un albergo a Sousse, che costo' la vita a 38 persone. L'incursione avviene in un momento in cui la diplomazia e' in fibrillazione per la crescente influenza dell'Isis e si parla di un intervento militare straniero, a cui peraltro si oppongono i Paesi limitrofi. Nel faticoso processo politico in atto, dopo la formazione del governo di unita' nazionale, si attende il 'via libera' della Camera dei rappresentanti in esilio a Tobruk: il Parlamento riconosciuto dalla comunita' internazionale, dovrebbe esprimersi lunedi' o al piu' tardi martedi' prossimo sulla nuova lista dei ministri presentata domenica scorsa a Shikirat, in Marocco, dal premier incaricato Fayez al Sarraj.
Finora del caos politico, ma anche militare in cui e' sprofondata la Libia dopo la caduta del regime di Moammar Gheddafi si sono giovati solo i gruppi jihadisti legati all'Isis e ad al-Qaeda nel Maghreb Islamico, che hanno guadagnato terreno ed esteso la propria influenza. Nell'ultimo anno, i jihadisti hanno consolidato la presa nella citta' orientale di Derna, la principale roccaforte, e ampliato il territorio sotto il loro controllo, che ora comprende quartieri a Bengasi e la citta' di Sirte, il bastione piu' importante sulla costa del Mediterraneo. All'inizio di gennaio hanno lanciato anche un'offensiva contro i porti petroliferi di Sidra e Ras Lanuf, respinta a stento dalle guardie private che li difendono. Tra l'altro, Sabrata e' uno dei gioielli archeologici libici insieme a Leptis Magna: riportata alla luce nel 1920 da archeologi italiani, riconosciuta dall'Unesco patrimonio dell'umanita, c'e' il terrore che possa finire come Palmira, in Siria.