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Esteri
Licenze dei brevetti Covid-19 sospese a tempo, la proposta di Biden

A gran voce ex leader politici e Nobel americani, e da noi pensatori del calibro di Giorgio Brizio, Lella Costa, Carlo Petrini, Domenico Pompili e Gustavo Zagrebelsky hanno chiesto che, in un periodo di emergenza mondiale come quello che stiamo vivendo, ci sia la sospensione dei brevetti sui vaccini.

Big Pharma ha sempre difeso (comprensibilmente) anche attraverso la potente OMC, l’Organizzazione Mondiale del Commercio ( costituita solo dai paesi ricchi), la titolarità dei brevetti dai 10 fino ai 20 anni per ammortizzare gli enormi costi di ricerca, ma adesso nella prima pandemia dopo un secolo, di fronte a milioni di morti e alle difficoltà di bloccare il virus in tutto il mondo, questa pretesa suona maledettamente  stonata. E suona non solo stonata ma pure immorale quando si viene a sapere che i giganti del farmaco come le americane Pfizer, Moderna, l’anglo svedese Astra Zeneca, l’Istituto russo Gamaleya e altri non hanno investito come in altri casi del loro, ma hanno speso solo in ricerca e know how perchè , per quanto riguarda il danaro, sono state inondate di soldi pubblici da parte dei Governi e quindi dei contribuenti  alla mercé del Coronavirus.

In sintonia con questi appelli e con il “sentiment” comune la Casa Bianca di Joe Biden sta "valutando" se sospendere temporaneamente i brevetti sui vaccini contro il Coronavirus. Se succedesse sarebbe una specie di miracolo che consentirebbe ai paesi più poveri di produrre i farmaci sui loro territori.

La pressione sugli Stati Uniti perchè adottino questa iniziativa “rivoluzionaria” è in forte crescita man mano che il paese avanza nel suo piano di vaccinazione (più della metà della popolazione adulta del paese ha già ricevuto il trattamento) e anche perché l'India deve affrontare la peggiore ondata di Covid- 19 che mai una nazione ha subito.

Nella proposta si sta studiando come massimizzare la produzione globale e la fornitura di vaccini al minor costo. “Ci sono molti modi diversi per farlo. In questo momento, quella della sospensione del brevetto è un modo, ma dobbiamo valutare ciò che ha più senso", ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

Nessuno ha ancora preso una decisione in merito ma Joe Biden sembra essere molto sensibile al problema, soprattutto dopo aver parlato con il primo ministro indiano Narendra Modi.

Perchè è evidente la contraddizione drammatica dell’India che, pur essendo il più grande produttore di vaccini al mondo, ha carenza di materia prime e non riesce a vaccinare milioni di persone.

Dopo il colloquio Biden ha deciso di inviare a New Delhi concentratori di ossigeno, farmaci e vaccini. Ma il tema della sospensione delle licenze dei vaccini Covid-19, anche se in maniera temporanea, è ben ferma  sul tavolo dell’ufficio Ovale di Biden.

E, in questo frangente, sorprende l’assordante silenzio delle “voraci” Big Pharma.

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