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Esteri
Principe Andrea mollato dagli Windsor: perde la scorta e l'abitazione reale
Principe Andrea (Lapresse)

Epstein: principe Andrea senza scorta né casa da 30 mln

Il principe Andrea potrebbe perdere sia il diritto di abitare nella sua magione da 31 camere da letto che quello alla scorta reale pagata dai contribuenti. Si tratta delle ultime indiscrezioni emerse sul secondo figlio maschio della regina Elisabetta II, caduto in disgrazia per via del processo che subira' in Usa per rispondere delle accuse di Virginia Giuffre. La donna denuncia di essere stata vittima di abusi da parte del principe oltre che costretta da Geffrey Epstein e Ghislaine Maxwell a prostituirsi. La magione si chiama Royal Lodge e si trova a circa tre miglia dal castello di Windsor. Era la vecchia casa della Regina madre e oggi ha un valore di mercato di circa 30 milioni di sterline. Il principe ne e' venuto in possesso, nel 2007, pagando un contributo di 1 milione all'immobiliare reale per mantenerne il possesso per 75 anni. 

Principe Andrea: mai più vita pubblica

Dopo l'acquisto, il duca di York ha speso 7 milioni e mezzo di sterline per ristrutturare la regale abitazione, attrezzandola anche di una piscina coperta. Ci vive anche, in una zona separata, l'ex moglie Sarah Ferguson. Secondo il Sun, il principe potrebbe ora essere costretto a traslocare a Frogmore Cottage, l'ex casa di Harry e Meghan e pagarsi da se' la scorta. Fonti reali dicono che non tornera' mai piu' alla vita pubblica. La regina si sarebbe consultata mercoledi' sera con gli eredi al trono Carlo e William. In particolare il nipote avrebbe insistito sulla linea piu' dura nei confronti dello zio che, pare, non l'abbia presa bene. Andrea e' sempre stato considerato il figlio preferito della regina. Fonti di palazzo dicono che la scelta di togliergli gli onori militari e di bandirlo dalla vita pubblica sia stata una delle piu' dure per la sovrana.

Sembra che il principe stia cercando un accordo con Giuffre, per un valore che, si mormora, si aggira intorno ai 10 milioni di sterline e che per avere il denaro disponibile stia vendendo lo chalet che possiede a Verbier, in Svizzera. Intanto Rachael Maskell, deputata laburista eletta nella citta' di York, ha chiesto che l'appellativo "duca di York", viste le circostanze, venga meno. Ieri in un tweet ha dichiarato: "E' insostenibile per il Duca di York rimanga aggrappato al suo titolo un giorno di piu'. Questa associazione con York deve finire. C'e' un'accusa molto seria contro quest'uomo privilegiato". Per ora la regina non si e' pronunciata al riguardo ma non e' escluso che, se la richiesta dovesse avere un certo riscontro, il provvedimento verra' preso. D'altronde le associazioni di beneficenza con cui il principe lavorava hanno tutte preso le distanze, non stupisce che York voglia seguire la stessa strada. 

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